Luca Sacchi, la famiglia contro la fidanzata Anastasiya

Omicidio Luca Sacchi, la famiglia contro la fidanzata Anastasiya: “Impossibile difenderla“. Ci sono tante lacune nel suo racconto.

Continua ad essere un mistero la morte di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso a Roma con dei colpi di pistola alla testa da due ragazzi mentre si trovava vicino ad un pub con la sua fidanzata Anastasiya.

La testimonianza della ragazza presenta ancora troppe lacune, buchi e incongruenze e per questo motivo la famiglia di Luca Sacchi è andata contro di lei, secondo quanto hanno affermato i legali della famiglia Sacchi.

“Impossibile difenderla a livello morale“, queste le parole dei familiari di Luca. “Siamo i primi a voler capire la verità”, hanno spiegato Armida Decina e Paolo Salice, i legali della famiglia Sacchi.

Anastasiya ha origini ucraine ed è stata smentita nel suo racconto dalle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona in cui è avvenuto l’omicidio ma anche da un testimone che ha riferito che in realtà la ragazza non si trovava con Luca al momento dello sparo che lo ha ucciso, lei invece ha dichiarato che era con lui in quel momento.

La ragazza continua ad essere interrogata e la sua posizione potrebbe presto cambiare.

L’ ipotesi degli agenti è che i due ragazzi arrestati, Luca Sacchi ed Anastasiya stessero trattando un acquisto di droga. Questa ipotesi è stata esclusa dai legali della famiglia di Luca ma intanto è stata eseguita l’autopsia sul suo corpo che ha aggiunto un altro tassello al mistero.

Dall’autopsia è emerso che Luca aveva delle lesioni alle braccia e alle gambe procurate da un oggetto contundente, si pensa ad una mazza da baseball.

Ma dove sono la mazza da baseball e la calibro 38 dei pusher? Secondo le prime indagini, gli inquirenti ipotizzano che Anastasiya sia stata colpita a mani nude. A quel punto, Luca ha reagito all’aggressione colpendo con un pugno uno dei due ragazzi arrestati. Così, Valerio Del Grosso l’ha sparato con la sua pistola uccidendolo.