Luca Sacchi, la fidanzata: “La droga non c’entra niente”

Omicidio Luca Sacchi, la fidanzata risponde alle telecamere del Tg1 ad una delle ipotesi dei pm: "Sono dei mostri, la droga non c’entra niente".

Omicidio Luca Sacchi, la fidanzata risponde ad una delle ipotesi dei pm: “Sono dei mostri, la droga non c’entra niente“.

Questa è una delle ipotesi alzate dai pm, pensano che Luca e la sua fidanzata Anastasiya volessero comprare della droga dai due ragazzi sospettati dell’omicidio ma l’acquisto non è andato a buon fine.

Si chiamano Paolo Pirino e Valerio Del Grosso i due presunti responsabili della morte di Luca Sacchi.

I ragazzi avrebbero visto delle banconote all’interno della borsa della ragazza e per questo motivo avrebbero tentato di rubarla ma Anastasiya alle telecamere del Tg1 ha raccontato il suo dolore e la sua versione dei fatti spiegando che la droga non c’entra nulla su ciò che è accaduto nella notte tra martedì e mercoledì.

Noi eravamo lì per guardare il fratellino più piccolo che era dentro al pub. La droga non c’entra. Luca ha dato tanto amore e lo riceverà continuamente. Mi ha protetto. Loro due sono dei mostri, dei mostri“.

Intanto Paolo Pirino e Valerio Del Grosso sono stati fermati e portati in carcere a Regina Coeli e dovranno rispondere dei reati di omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi.

La fidanzata di Luca Sacchi ha aggiunto: “Non ho visto nulla, non ho visto nessuno, ho sentito solo la voce del ragazzo, romanissimo, con accento romano. Era un ragazzo giovane, l’ho detto anche ai carabinieri. Mi ha detto: ‘Damme sto zaino’. Una cosa che non supereremo mai, Luca, il mio Luca, rimarrà sempre nei nostri pensieri. Si è trattato di un’ingiustizia, sono mostri quelli, sono mostri”.

L’omicidio del 24 enne romano è avvenuto davanti al John Cabot pub dell’Appio Latino. Per la sua fidanzata, la pista della droga non rispecchia la realtà dei fatti.

Quando hanno tentato di rubarle lo zaino, la ragazza è svenuta dopo essere stata picchiata in testa e per questo motivo non ha potuto ricostruire l’intera scena del crimine.

Luca ha tentato di proteggermi, se si fosse nascosto non sarebbe successo nulla. Solo che io ero a terra, avevo preso una botta in testa e quindi ci ho visto tutto bianco, non capivo, credo di essere svenuto. Poi mi hanno detto che Luca ha visto che mi stavano per piacchiare ancora, l’ha atterrato, l’ha preso e l’ha buttato a terra. E là si sono spaventati, perché Luca era uno sportivo, era un ragazzo grosso, si allenava sempre. Quindi non ci ha visto e mi è andato a proteggere. Lui ha protetto me, come ha fatto sempre”.