Mamma porta via dall’ospedale il bimbo che il papà voleva vendere in spiaggia

Senza autorizzazione mamma porta via dall'ospedale il bimbo che il padre ha tentato di vendere a Ostia

Non c’è pace per il povero bimbo che il papà voleva vendere in spiaggia a Ostia. La storia aveva destato molto clamore. Il piccolo si trovava in ospedale. La mamma lo ha portato via dalla struttura senza l’autorizzazione di nessuno. Che ne sarà del bimbo di soli 2 anni?

Bambini in spiaggia

La mamma del bambino di 2 anni è arrivata all’ospedale Grassi di Ostia portando via il figlio senza avere alcuna autorizzazione. I medici hanno prontamente denunciato la scomparsa del piccolo agli agenti di polizia del Commissariato di Ostia. Agenti che ora sono sulle tracce della mamma e del bambino. La donna avrebbe perso la podestà genitoriale del piccolo, dopo che il compagno, padre del bambino, aveva cercato di venderlo sul lungomare di Ostia.

Il bimbo che il papà voleva vendere

Ostia, il bimbo che il papà voleva vendere

Tutti ricorderete di sicuro la storia. A fine luglio questo bambino è stato offerto sul lungomare di Ostia dal papà a un bagnante. In cambio di soldi, qualche centinaia di euro, il bimbo di 2 anni stava per essere venduto. Su un ragazzo rom di 19 anni pende una pesante accusa: aver offerto suo figlio a dei bagnanti a Ostia. Tra questi c’era anche un agente non in servizio. Un turista, scioccato da quanto stava accadendo, ha chiesto aiuto alla Guardia di Finanza. Gli agenti lo hanno subito individuato.

Lungomare di Ostia

Per fortuna l’intervento delle persone che hanno assistito alla scena hanno permesso il pronto intervento delle autorità. Ma il calvario di questo piccolo pare non sia ancora finito, vista la notizia della mamma che lo ha portato via dall’ospedale.

Tramonto sul mare

L’avvocato difensore del padre del bambino afferma:

Come difensore sto cercando di ricostruire tutta la vicenda del 26 luglio perché a me interessa non della parte finale, sulla quale c’è una grande montatura. Ho l’impressione che si voglia costruire il ‘mostro’ e si prende un ragazzo di 19 anni che io ho difeso in altre vicende e conosco anche la famiglia, posso dire che non è in grado di commettere un reato di quella specie. La mia è una ferma convinzione. Tutto il resto è una montatura. Il padre del bambino è in uno stato confusionale e ho qualche dubbio sulla sua capacità di intendere e di volere.