Maria Angioni: il processo va avanti, il giudice rigetta la richiesta di proscioglimento

Proseguirà il processo contro l'ex pm Maria Angioni, accusata di falsa testimonianza sul caso della piccola Denise Pipitone

Il giudice di Marsala ha rigettato la richiesta di proscioglimento presentata dalla Procura nei confronti di Maria Angioni, l’ex pm del caso della piccola Denise Pipitone.

Processo per Maria Angioni

La donna è stata accusata di falsa testimonianza durante le indagini sul caso della bimba scomparsa.

Il Gip Giusy Monterriccio ha ritenuto che le “dichiarazioni non possono trattarsi di ritrattazione”. Di conseguenza, il processo contro Maria Angioni, che la vede imputata per false informazioni al Pm, proseguirà.

L’ex Pm aveva fatto in modo il caso della piccola Denise Pipitone, scomparsa il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo, venisse riaperto. Aveva parlato agli inquirenti di molte falle delle indagini ed evidenziato alcuni episodi, che dopo gli accertamenti della Procura sarebbero risultati non veritieri.

Processo per Maria Angioni

Ora, secondo le ultime notizie diffuse, l’imputata avrebbe letto una lunga memoria davanti a giudice. Spiegando che se quando venne ascoltata lo scorso maggio in Procura avesse avuto a disposizione i documenti dell’inchiesta, avrebbe detto delle cose diverse.

La Procura ha chiesto il proscioglimento del processo, ma poiché la Angioni non avrebbe espressamente ritirato le accuse, secondo il giudice monocratico il proscioglimento non è ipotizzabile.

Maria Angioni ha sempre sostenuto che Denise fosse ancora viva

Maria Angioni è più volte apparsa in tv per parlare della vicenda di Denise Pipitone. Si è sempre detta convinta del fatto che qualcuno abbia rapito la bambina, strappandola dall’affetto dei suoi cari. Ed ha sempre affermato che secondo lei le indagini sono state ostacolate sin dall’inizio. E che Denise potrebbe essere ancora viva e potrebbe vivere in un altro paese, senza sapere quali siano le sue vere origini.

Maria Angioni rischia il processo?

Anche Piera Maggio, la mamma della bimba scomparsa, continua a chiedere verità e giustizia.

Dopo 17 anni di dolore e delusioni, vuole soltanto sapere la verità. È stata istituita una commissione d’inchiesta, che adesso avrà lo scopo di far luce su tutti i punti oscuri della vicenda.