Marta Di Nardo, l’amico non capisce il movente: aveva pochi soldi
Sul caso dell'omicidio di Marta Di Nardo, a parlare è un amico, che non comprende proprio il movente del vicino di casa. Aveva una misera pensione e pochi soldi. Perché derubarla e ucciderla?
Non si capacita ancora della scomparsa di Marta Di Nardo, un amico che oggi parla ai microfoni dei giornalisti perché non capisce e non crede al movente del vicino di casa che le ha tolto la vita. La donna 60enne aveva, infatti, pochi soldi. Viveva di una pensione davvero misera. Perché quell’uomo l’ha uccisa per il suo denaro, se, in realtà, non era una donna benestante o ricca.
La donna di 60 anni ha perso la vita tra il 4 e il 5 ottobre scorso, nella sua casa a Milano. Viveva in un complesso di alloggi popolari che si trova in via Pietro da Cortona. A toglierle la vita Domenico Livrieri, un vicino di casa.
L’uomo di 45 anni è stato quasi subito fermato dagli agenti per il decesso di Marta. Lui stesso ha confessato di averla accoltellata al collo, perché voleva prenderle il bancomat e prelevare tutti i soldi che aveva nel suo conto corrente.
Il vicino di casa ha poi tagliato a metà il corpo della donna, nascondendolo per una ventina di giorni in un soppalco che è presente nella sua cucina. Il ritrovamento del corpo è avvenuto solo il 20 ottobre, per merito dei Carabinieri della compagnia di Monforte.
Un amico della donna dice che Marta non le aveva mai parlato di lui. Il 55enne, che conosceva la donna di 60 anni da sei anni, ha detto di averla sentita l’ultima volta la notte tra il 3 e il 4 ottobre. Lo ricorda bene, perché era il suo compleanno. Gli amici si sentivano ogni giorno e si vedevano ogni settimana.
Sulla scomparsa di Marta Di Nardo l’amico non crede al movente del denaro
Com’è possibile ucciderla per soldi, se davvero è questo il movente?
Queste le parole di Claudio, un caro amico della donna, che, intervistato da Il Giorno, ha raccontato di essersi preoccupato quando non l’ha più sentita. Il 4 ottobre sarebbe dovuta andare al centro psico-social, ma all’appuntamento non si è mai presentata.
Non sapevo cosa pensare, era sparita. Preoccupato, ho chiamato anche il Cps. Così ho saputo che erano in corso le ricerche di Marta.