Martina Luoni non ce l’ha fatta: addio alla ragazza testimonial contro il Covid-19

Martina Luoni è stata una delle prime a fare un video di denuncia su quanto accadeva nei reparti oncologici durante il primo lockdown

Martina Luoni non ce l’ha fatta, la giovane milanese malata oncologica, purtroppo, si è spenta oggi all’età di 27 anni. La sua storia aveva coinvolto tutta Italia, proprio la giovane, durante il primo periodo di pandemia, aveva registrato un video per denunciare la situazione degli ospedali lombardi.

Martina Luoni

Martina, in piena zona rossa, era stata respinta da più nosocomi e ha avuto difficoltà a curare la sua patologia. La giovane è stata una paziente oncologica per tre lunghi anni e ora, sul suo profilo Instagram, è apparso il triste annuncio.

Martina Luoni

Oggi la leonessa ha perso la sua battaglia, ora la sua bussola la porterà a caccia di nuovi tramonti, quelli che ha sempre sognato, sempre con il sorriso sulle labbra che nessuno potrà mai spegnere. Da oggi chiunque guarderà un tramonto si ricorderà della leonessa Martina.

Dopo il suo appello alle istituzioni politiche e sanitarie, la sua voce era stata accolta da Regione Lombardia che aveva chiarito la situazione e invitato la giovane a Palazzo Pirelli per registrare un video contro il covid e invitare tutte le persone a proteggersi.

In questi ultimi giorni, Martina Luoni, si era sottoposta a delle cure sperimentali e in uno degli ultimi sfoghi aveva scritto:

La verità? Sono stanca. Stanca di essere forte, stanca di sopportare i dolori e i malesseri, stanca di essere chiamata leonessa, stanca.. semplicemente stanca. Perché si, quando mi sono ammalata la prima volta ho tirato fuori tutto il coraggio e non ho mai abbassato la testa. Perché a me è successo così, la prima volta ero “fresca”, avevo le forze di andare avanti come un treno nonostante le difficoltà. Poi però, purtroppo, succede che la prima volta diventa la seconda, terza, quarta e arrivi alla consapevolezza che uscirne è sempre più difficile, perché i miglioramenti che vorresti non arrivano e il corpo è sempre più stanco e debilitato.

Così capita di perdersi, di vedersi talmente male da veramente arrivare a chiederti se ne vale la pena cercare di contrastare i dolori che ti inchiodano nel letto. Gli anni passano e tutti questi discorsi sono frutto di una stanchezza difficile da contrastare e combattere sempre al 100%. Però poi arriva un punto dove la scienza ti allunga la mano e prova a darti un’occasione. Nonostante tutta la stanchezza bisogna prendere quel treno che non ti farà star bene sul momento, ma ti da una speranza per stringere ancora i denti per continuare a lottare. Ora ho iniziato un nuovo percorso di cure “sperimentale” così viene definito, tra due mesi vedremo dove ci starà portando. Nel frattempo io sono qua con 10 chili in meno ma con la voglia di riprendermi la vita e la mia autonomia. Tanto lo sappiamo tutti che vinco io no?.

Anche noi ci stringiamo al dolore della famiglia e poniamo le nostre sentite condoglianze.