Mascarpone nel tiramisù vegano: cos’hanno scoperto sul decesso della 20enne Anna Bellisario
Anna Bellisario aveva diverse allergie e intolleranze. Ha perso la vita mangiando in un ristorante quello che pensava fosse un tiramisù vegano. Ma tra gli ingredienti c'era del mascarpone
Sul caso del decesso di Anna Bellisario, la 20enne deceduta dopo aver mangiato un dolce in un ristorante milanese, è stato scoperto che c’erano tracce di mascarpone nel tiramisù vegano che aveva ordinato. La giovane soffriva di intolleranze e allergie alimentari gravi. Per questo motivo aveva preso quel dessert, certa che non ci sarebbe stato il lattosio. Purtroppo non era così.
Il Procuratore di Milano, Marcello Viola, ha reso noto un comunicato in cui si sottolinea che nel dolce ordinato dalla 20enne c’era del tiramisù. Per questo motivo ha deciso di prendere una “misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare qualsivoglia attività imprenditoriale” per un anno nei confronti di Giovanna Anoia e Giuseppe Loiero, madre e figlio responsabili della Glg srl, azienda produttrice del “Tiramisun“.
I due sono oggi indagati per omicidio colposo, per il decesso della ragazza di 20enne che ha mangiato quel tiramisù vegano con dentro il mascarpone.
La quantità di caseine riscontrata nel prodotto in questione indica che il mascarpone era presente nel preparato come ingrediente e non come ‘semplice’ contaminante.
A causa di questa quantità eccessiva di un ingrediente che non dovrebbe esserci in un dolce vegano, la giovane donna di 20 anni, fortemente allergica al latte, ha perso la vita il 5 febbraio dello scorso anno, dopo 10 giorni di coma per shock anafilattico.
C’era del mascarpone nel tiramisù vegano ordinato da Anna Bellisario, in tracce molto importanti
Gli investigatori hanno potuto scoprire la causa del decesso della giovane, che aveva parzialmente ingerito quel dolce. Nel tiramisù c’erano tracce di beta-lattoglobuline anche se era venduto come vegano. Sono emerse molte criticità nelle procedure produttive dell’azienda e nella formazione del personale.
Altre criticità sono emerse per quello che riguarda prevenzione, eliminazione e/o riduzione dei pericoli che hanno causato il decesso della giovane. Le altre posizioni “inizialmente iscritte, a fini di garanzia per consentire il più ampio contraddittorio in fase di consulenza tecnica”, sono state eliminate. Si procederà a richiederne l’archiviazione. Loro non hanno assolutamente colpe.