“Mia figlia è un mostro”, le parole della madre di Alessia Pifferi
Si è chiusa nel silenzio, la madre di Alessia Pifferi. Si è recata a Milano, nella casa in cui la piccola Diana è morta
Dall’arresto di Alessia Pifferi, la madre e nonna della piccola Diana si è chiusa nel silenzio. Si è rifiutata di parlare con i giornalisti, ma le sue dichiarazioni agli inquirenti sono fondamentali.
La donna si sarebbe recata a Milano, a casa della figlia. C’è chi racconta di averla vista affacciata alla finestra durante la fiaccolata in onore della piccola Diana e chi l’ha vista uscire dalla porta e sistemare i peluche lasciati dalle persone, come se stesse mettendo in ordine la cameretta della nipotina. Non solo, la nonna avrebbe anche scritto un post su Facebook, nel suo profilo privato, in risposta a tutti coloro che le stanno mandando le condoglianze e a coloro che stanno criticando Alessia Pifferi: “Mia figlia è un mostro”.
Secondo le informazioni emerse, la donna avrebbe raccontato di essere venuta a conoscenza della gravidanza della figlia al terzo mese di gestazione, al contrario di ciò che ha raccontato l’imputata. Quest’ultima ha dichiarato davanti al Gip di aver scoperto di essere incinta al settimo mese e di aver partorito Diana da sola, nel bagno dell’abitazione del suo compagno.
La bimba è nata prematura ed è stata ricoverata per un mese in ospedale. Poco dopo, la stessa nonna l’ha riportata in ospedale perché aveva la febbre alta, mente la Pifferi si trovava fuori, per una breve vacanza, con il suo compagno. Diana aveva dei problemi ai reni, conseguenza della nascita prematura. Per i primi mesi ha vissuto in quella casa di Milano con la madre e la nonna. Quest’ultima si è presa cura di lei, ma poi ha deciso di trasferirsi a Crotone con il suo compagno e lasciare la bimba nelle mani di quella che, forse, credeva una madre amorevole.
Le bugie di Alessia Pifferi alla madre
Ogni volta che sentiva Alessia, le diceva che la nipote stava bene e che erano insieme. Nessuno immaginava che per vivere la sua vita “libera”, la lasciava da sola per interi week-end in quel lettino da campeggio. L’ultima volta, Diana è rimasta sola per sei giorni. È morta di stenti, in una casa vuota.
Nessun vicino l’ha sentita piangere, gli inquirenti credono che la mamma possa averla sedata per tenerla calma fino al suo ritorno. Nell’abitazione è stata rinvenuta una boccetta di En, un potente ansiolitico. Sarà soltanto l’autopsia a rivelare la verità. Se l’ipotesi dovesse trovare conferme, Alessia Pifferi potrebbe essere accusata anche di premeditazione. Accusa che, per il momento, il Gip ha lasciato cadere. Accogliendo invece l’aggravante dei futili motivi.