Michael, bimbo dato per morto, si sveglia dal coma dopo 7 mesi: il sorriso al padre è indimenticabile

Era stato dato per morto, ma questo guerriero dopo 7 mesi di coma, si è svegliato ed ha sorriso a suo padre. Ecco la sua storia

Michael è un bambino la cui vita è cominciata in salita. A soli tre mesi di vita, purtroppo, è entrato in coma. È stato dato per morto dai medici, che hanno cercato di preparare i genitori, dicendo loro che non si sarebbe mai svegliato. Dopo 7 mesi non solo si è svegliato, ma ha anche sorriso al papà. Il più bel sorriso del mondo.

Il piccolo Michael a 3 mesi di vita, è stato male ed è entrato in coma. Il bambino è stato portato d’urgenza dai genitori all’ospedale di Bristol, nel Regno Unito: per i medici l’arresto cardiaco che lo aveva colpito non dava alcuna chance di ripresa. Dopo 7 mesi di sofferenza per la sua famiglia, che si sentiva impotente di fronte alla malattia del piccolo, il bambino si è risvegliato. Un vero e proprio miracolo.

Dopo 7 lunghissimi mesi, infatti, il bambino si è svegliato, ha guardato il papà che si trovava proprio di fronte a lui e che ha assistito incredulo alla scena, mentre Michael si è messo a sorridergli. I medici sono subito intervenuti per poter capire se il bambino in 7 mesi di coma avesse subito dei danni cerebrali. Ma pare che il piccolo stia bene e sia tutto a posto.

Purtroppo, però, la vita ha presentato a Michael un altro duro conto da pagare. Soffre, infatti, di una rara e strana forma di tumore al cuore. Secondo i medici ci sono buone possibilità che si possa riprendere, ma solo sottoponendo il bambino a un intervento chirurgico, che però a un costo molto alto: l’operazione costa 116mila sterline.

I genitori hanno deciso di avviare una raccolta fondi su GoFundMe per raccogliere abbastanza soldi per coprire i costi dell’operazione. “Per favore, aiutaci, donando tutto il possibile per questa causa. Il mio bambino ha bisogno di questa operazione per avere la possibilità di vivere una vita normale. Attualmente ha un pacemaker e un defibrillatore interno, ma tutto questo ha causato un ritardo nello sviluppo fisico”. Questo l’appello della famiglia.

L’obiettivo è stato raggiunto in poco tempo, anzi, questi due genitori hanno ottenuto più di quanto avrebbero mai immaginato: “Abbiamo smesso attivamente di raccogliere fondi ora che abbiamo superato il nostro obiettivo. Eventuali donazioni aggiuntive dopo la copertura di tutti i costi di Michael verranno donate a un’altra famiglia in una situazione simile. Grazie a voi Michael potrà essere operato a febbraio. Vi saremo eternamente grati. Ora abbiamo i soldi per l’operazione e quelli per coprire qualunque assistenza medica imprevista, viaggio, alloggio, assistenza in corso e visite di ritorno”.