Migliorano le condizioni di Alberto Scagni: nuovi aggiornamenti dall’ospedale

Alberto Scagni verrà sottoposto ad un intervento chirurgico, le sue condizioni di salute sono migliorate

Le condizioni di Alberto Scagni sono migliorate, queste le ultime notizie arrivate dall’ospedale. Il quarantaduenne è accusato del delitto della sorella Alice Scagni, morta lo scorso maggio.

Genitori Alberto Scagni

Diversi giorni fa , Alberto Scagni è stato brutalmente picchiato in carcere da altri due detenuti sotto effetto di alcool. Quest’ultimi hanno chiuso in bagno il suo compagno di cella così che non potesse intervenire e poi si sono accaniti sul 42enne, prima con calci e pugni e poi con il piede di un tavolo. Il detenuto è stato salvato dalle guardie penitenziarie. Se quest’ultime non fossero intervenute, probabilmente non ce l’avrebbe fatta.

È stato ricoverato in ospedale in gravissime condizioni e indotto in coma farmacologico. Nella giornata dello scorso 30 novembre, la polizia scientifica ha esaminato la scena del pestaggio, i legali del detenuto hanno presentato un esposto per far luce su quanto accaduto. La vita del loro assistito è stata messa in serio pericolo, nonostante sia considerato un semi infermo di mente.

Genitori Alberto Scagni

Alberto Scagni sarà operato

Dall’ospedale di Sanremo hanno fatto sapere che al momento Alberto Scagni è ancora in uno stato di coma farmacologico, ma la prossima settimana verrà sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico.

I due detenuti accusati di tentato delitto, erano ubriachi e avevano il preciso intento di mettere fine alla vita del 42enne. Il motivo non è ancora chiaro, entrambi si trovano in prigione per una condanna per violenza sessuale aggravata. Sembrerebbe che abbiano utilizzato l’alcol ottenuto con la macerazione della frutta.

Non è la prima volta per Scagni, era già stato picchiato nel carcere di Genova lo scorso ottobre dal suo stesso compagno di Cella.

Genitori Alberto Scagni

I genitori si sono sfogati pubblicamente, hanno perso due figli. Più volte hanno denunciato quanto accaduto quel giorno. Il padre aveva allarmato le forze dell’ordine, dopo una chiamata minacciosa del figlio. Più volte era accaduto anche nei giorni precedenti, tanto che avevano chiesto aiuto al servizio di igiene mentale. Ma nessuno è mai intervenuto, nessuno ha mai fermato Alberto Scagni.

Alla fine si è presentato sotto casa della sorella Alice Scagni e l’ha uccisa a coltellate.