Milano, bimbo di due anni ucciso dal padre

Milano, bimbo di due anni ucciso dal padre: nuove accuse per l'uomo. Ecco cosa gli ha fatto prima che morisse

Tragedia a Milano: un bambino di soli due anni, Mehmed, sarebbe stato ucciso dal padre a suon di calci e pugni. Adesso Alija Hrusic, questo il nome dell’uomo di 25 anni, è accusato oltre che di omicidio aggravato, anche del reato di tortura. L’omicidio sarebbe avvenuto lo scorso 22 maggio a Milano, nel quartiere di San Siro.

Secondo quanto riferito dal PM che ha terminato le indagini, l’uomo avrebbe sia adoperato sevizie contro il bambino e avrebbe agito in maniera crudele per motivi futili. Quali? Il bambino, lasciato senza pannolino, si era sporcato.

Il padre avrebbe preso a calci e pugni il bambino, provocandogli poi tre bruciature con delle sigarette e infine avrebbe ustionato i piedi con una fiamma viva. Per questo motivo, oltre alle accuse di omicidio, sarebbero state aggiunte quelle di tortura. Le indagini si sono così concluse, scagionando la moglie dalle accuse. Inoltre sia la moglie che gli altri due figli della coppia sono stati dichiarati parte offesa, in quanto anche loro vittime del maltrattamento da parte del marito.

Nell’avviso di conclusione delle indagini, comunicato dal PM Giovanna Cavalleri, si legge che fin dall’inizio della relazione erano presenti ingurie e percosse a carico della convivente, di fronte ai figli minori. Venivano usati schiaffi, pugni, calci, una cintura, un bastone della scopa o grossi fili elettrici. Dal mese di aprile, poi, sono arrivate la minaccia di uccidere lei e la famiglia se fosse andata via di casa o lo avesse denunciato. L’uomo le impediva di uscire di casa, le toglieva il cellulare o la batteria e le impediva di chiedere aiuto all’esterno.

L’uomo manifestava poi insofferenza verso il figlio più piccolo, insultandolo e dicendogli “scemo”, lo picchiava senza motivo, lo colpiva con calci e pugni, lo mordeva, gli provocava bruciature di sigaretta sul corpo e, pochi giorni prima della morte del piccolo, gli aveva causato vaste ustioni sulle piante dei piedi.

Alija Hrusic, nato a Firenze, era stato fermato alcune ore dopo la morte del figlio. Era stato lui stesso a chiamare il 118 dicendo ai medici che il figlio stava male, salvo poi fuggire con le altre due figlie. Arrivati sul posto, i medici hanno trovato il bambino morto, con il corpo pieno di lividi. Il padre è stato arrestato poche ore dopo: si era nascosto in un appartamento in zona Giambellino. L’uomo ha subito confessato l’omicidio, sostenendo di non poter dormire, di aver usato droghe e di aver picchiato il piccolo. Al momento l’uomo è in carcere in attesa di processo.