“Mio figlio non ha…” Delitto di Garlasco, nuove dichiarazioni rilasciate dalla madre di Andrea Sempio 

La madre di Andrea Sempio difende il figlio contro le accuse di omicidio, contestando la presenza di impronte di sangue nella casa di Chiara Poggi e sollevando dubbi sulle prove presentate

L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua a destare un forte interesse mediatico e giuridico. La vicenda coinvolge vari soggetti, tra cui Andrea Sempio, il cui nome è tornato alla ribalta in seguito ad una nuova perizia legale che ha sollevato interrogativi sulle prove raccolte. In questo contesto, la madre di Sempio, Daniela, ha deciso di intervenire pubblicamente per difendere il figlio dalle accuse che lo vedrebbero implicato nella tragica morte della giovane studentessa.

La Difesa di Daniela Sempio

Daniela Sempio ha espresso la sua preoccupazione per le dichiarazioni che circolano sui media riguardo al coinvolgimento di suo figlio nell’omicidio di Chiara Poggi. In particolare, si riferisce all’impronta 33, rinvenuta all’interno della casa dei Poggi, che secondo i legali di Alberto Stasi, attualmente sotto indagine, sarebbe riconducibile a sangue e sudore. La madre di Andrea ha affermato con fermezza che “mio figlio non può aver lasciato impronte di sangue nella casa dei Poggi perché non è andato in casa dei Poggi ad ammazzare Chiara Poggi”.

Daniela ha deciso di parlare pubblicamente per contrastare ciò che considera disinformazione. “Sono uscita di mia iniziativa e sono venuta qui davanti perché sono stufa di sentire tante cose non vere dette da tv e giornali”, ha dichiarato durante un’intervista a Morning News su Canale 5. Questa testimonianza sottolinea l’importanza che Daniela attribuisce alla reputazione di suo figlio e la sua determinazione nel voler chiarire la situazione.

I Dubbi Sollevati dalla Madre

La madre di Andrea Sempio ha messo in discussione le affermazioni fatte dai legali di Stasi, affermando che le evidenze devono essere verificate. Daniela ha sottolineato l’incertezza riguardo alla presenza di sangue o sudore nell’impronta, evidenziando che non ci sono prove definitive che possano collegare suo figlio al delitto. Ha anche ricordato che Andrea ha frequentato la casa dei Poggi in passato, ma ha sollevato interrogativi sulla singolarità dell’impronta rinvenuta: “Ma l’impronta di mio figlio c’è solo in quel punto della casa e non ce ne sono da nessun’altra parte?”

Queste dichiarazioni rivelano non solo il desiderio di Daniela di proteggere il figlio, ma anche la complessità della situazione legale in cui si trova. La questione delle impronte e delle prove forensi è cruciale in un caso di omicidio, e le sue osservazioni pongono interrogativi sulla validità delle conclusioni tratte dai legali di Stasi. La madre di Andrea sembra dunque richiedere una maggiore trasparenza e una revisione critica delle prove esistenti, nell’interesse della giustizia e della verità.

Il caso di Chiara Poggi e le sue implicazioni continuano a influenzare la vita di molte persone, e la battaglia legale rimane aperta, con nuovi sviluppi che potrebbero emergere nei prossimi mesi.