Modena, morte Samantha Migliore: il marito vuole chiedere l’affidamento dei suoi 5 figli

Dopo la morte di Samantha Migliore, il marito anche se non è il padre dei suoi figli, vuole richiederne l'affidamento

Una decisione davvero importante è quella che ha voluto prendere Antonio Bevilacqua, il marito di Samantha Migliore, la donna morta a 35 anni in seguito ad un malore. L’uomo, insieme al suo avvocato, sta provando a richiedere l’affidamento dei 5 figli della moglie, anche se non sono suoi.

figli samantha
CREDIT: FACEBOOK

L’uomo dice che ora sono distrutti e che non ha il coraggio di lasciarli da soli, in questo momento così delicato per tutti loro. Li sente come suoi figli.

Samantha purtroppo è deceduta lo scorso giovedì 21 aprile. Precisamente nella sua abitazione di Maranello, in provincia di Modena. Aveva appena eseguito un trattamento estetico al seno.

Non era la prima volta, poiché dalle indagini è emerso che Pamela Andress le aveva fatto stessa cosa circa 2 anni fa. Tuttavia, in quest’occasione le cose non sono andate come previsto. Purtroppo la giovane donna ha avuto un malore ed è deceduta prima dell’arrivo dei medici.

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L’unica indagata è tornata in libertà ed ovviamente, la sua famiglia è sconvolta. La cognata ha voluto esprimere il dolore per questa notizia, che nessuno di loro avrebbe mai immaginato.

Morte Samantha Migliore, la richiesta del marito sui figli

Samantha ed Antonio si erano conosciuti circa 7 mesi fa sui social. Lui viveva in Germania, ma visto ciò che provava per la donna, si è deciso a tornare in Italia. Il 12 marzo scorso si sono anche uniti in matrimonio.

La giovane mamma nel 2020 è riuscita anche a sopravvivere ad un tentato femminicidio, da parte del suo ex compagno. Di conseguenza quest’ultimo, che è anche padre di 3 dei suoi figli, è ora in carcere. Per questo Antonio Bevilacqua insieme al suo legale ha deciso di richiedere l’affidamento dei bambini. Lui dice che li sente come suoi. L’avvocato Antonio Pizzi ha detto:

Ci stiamo interfacciando con i servizi sociali per capire come muoverci. Il mio assistito non è il loro padre ma li adora, sono la sua famiglia e la sua intenzione è quella di ottenere l’affidamento.

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Per questo vogliamo capire che tipo di provvedimenti saranno presi per loro da parte dei servizi sociali con i quali, appunto, siamo in contatto. Lui da subito ha spiegato che li sente come propri figli e ci tiene ad ottenere l’affidamento dei ragazzi. Un gesto d’amore che il mio assistito si sente di fare.