Muore durante la partita di pallavolo del figlio, purtroppo non c’è stato nulla da fare: dove e cosa è successo
Un padre muore improvvisamente durante una partita di pallavolo del figlio a Settimo Torinese, causando grande dolore nel mondo dello sport giovanile e la sospensione delle finali regionali
Un tragico evento ha scosso il mondo dello sport giovanile in Piemonte durante una delle giornate più attese della stagione di pallavolo. Danilo B., 50 anni e originario di Boves, ha perso la vita a causa di un malore improvviso mentre assisteva alla partita del figlio, che giocava con la Lab Travel Falegnameria Gmg Cuneo nelle finali regionali Under 17 a Settimo Torinese. La tragedia si è verificata nel corso del terzo set dell’incontro tra Cuneo e Val Chisone, lasciando attoniti atleti, famiglie e spettatori presenti nel palazzetto.

Danilo, autista presso la Gro (Granda ricambi originali), era giunto da Cuneo per sostenere il figlio con l’affetto e la dedizione che contraddistinguono un genitore. Durante l’intensificarsi della partita, si è accasciato improvvisamente. Alcuni spettatori sono intervenuti prontamente per prestargli soccorso, mentre attendevano l’arrivo del personale medico. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. Al momento, le cause precise del malore rimangono da chiarire.
La notizia della sua scomparsa ha avuto un impatto profondo sull’intera comunità pallavolistica regionale. La Fipav Piemonte, in considerazione della gravità dell’accaduto, ha deciso di sospendere non solo la Final Four regionale Under 17 maschile, ma anche quella Under 16 femminile, in corso a Volpiano, Chivasso e Settimo Torinese. Questa decisione è stata presa in segno di rispetto e solennità, in un momento in cui lo sport è stato messo da parte per far spazio al lutto.
La società Cuneo Volley, profondamente colpita dalla tragedia, ha espresso la propria solidarietà al giovane Luca e alla sua famiglia. Alessandro Marino, socio delegato al settore giovanile del club, ha dichiarato che si trovano di fronte a una situazione inaccettabile per chiunque ami lo sport. Ha sottolineato l’importanza del sostegno alla famiglia di Luca, che ha sempre avuto fiducia nei valori dello sport, in un momento tanto difficile.
Danilo lascia la moglie Noemi Ambrosin e i due figli, Luca e Matteo. La sua figura rimarrà impressa nella memoria di chi lo ha conosciuto, non solo come marito e padre, ma anche come esempio di genitore che ha accompagnato con entusiasmo e dedizione il percorso sportivo del figlio. Una passione che, purtroppo, si è trasformata in un commiato inaspettato e doloroso.