Nicola Battagliola, morto a 28 anni: schiacciato da un macchinario sul posto di lavoro

SI chiama Nicola Battagliola, il primo ragazzo del 2023 che ha perso la vita sul posto di lavoro. La famiglia ha donato i suoi organi

Nicola Battagliola è il ragazzo di 28 anni che ha perso la vita dopo un incidente sul posto di lavoro.

Morto a 28 anni Nicola Battagliola

I medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita, tra le mura degli Spedali Civili di Brescia, ma ogni loro tentativo è stato vano. Il cuore del ventottenne si è fermato per sempre.

La famiglia, nonostante sia straziata dal dolore, ha dato il consenso per la donazione degli organi, così che il loro ragazzo potrà salvare altre vite.

Era molto conosciuto e amato, sono state tantissime le persone che hanno voluto ricordarlo e salutarlo un’ultima volta, anche attraverso i social network.

Morto a 28 anni Nicola Battagliola

Nicola Battagliola lascia nel dolore la mamma Loredana, il papà Dario e la sorella Marika, con cui aveva un rapporto molto stretto.

Il ventottenne di Flero (comune in provincia di Brescia), si trovava all’interno dell’azienda Gambazzi, situata in via San Martino 5, quando è rimasto schiacciato da un macchinario.

Mentre stava lavorando a quel nastro trasportatore, qualcosa è andato storto, è rimasto impigliato e quel macchinario lo ha travolto, schiacciandolo. Immediato il trasporto in ospedale, dove è arrivato in critiche condizioni. Purtroppo nonostante l’intervento dei medici, che hanno fatto tutto il possibile, il cuore del ragazzo alla fine ha ceduto.

Morto a 28 anni Nicola Battagliola

Antonio Golino ha perso la vita sul lavoro come Nicola Battagliola

Nicola è il primo ragazzo deceduto sul lavoro del 2023, dopo di lui un’altra triste notizia è arrivata da Caivano, in provincia di Napoli. Antonio Golino ha perso la vita a soli 22 anni, all’interno dell’azienda M&C, rimasto schiacciato da un pesante bancale.

È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per liberarlo, ma anche nel suo caso, nonostante il tempestivo intervento dei medici, non c’è stato nulla da fare. Gli inquirenti adesso dovranno capire cosa sia accaduto all’interno dell’azienda e ricostruire gli ultimi momenti di vita del giovane.