“Non ha mascherina” sputa al capotreno

Genova, la capotreno si avvicina alla passeggera "non ha la mascherina" - Volano sputi e insulti.

“Non ha mascherina” sputa al capotreno. Una passeggera sul treno regionale 11373, Genova – La Spezia, ha dato il via a uno spiacevole episodio, ai danni della capotreno che svolgeva il suo lavoro. Come ben sappiamo l’emergenza sanitaria che ha colpito il mondo, ci ha costretti a cambiare abitudini. Ma non tutti riescono ad ambientarsi.

Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, molte regole sociali sono cambiate, e molte di esse sono imposte ai cittadini nella speranza di poter mantenere una certa sicurezza pubblica.

Molte persone faticano a seguire queste semplici regole, tra le quali indossare la mascherina in ambienti chiusi con più di una persona. Nei mezzi di trasporto che effettuano lunghi viaggi, la regola andrebbe seguita con maggiore rigore ma…

Il treno si trovava nel pressi di Santa Margherita, quando la capotreno ha iniziato a fare il suo giro dei vagoni. Il suo compito consisteva nel controllare i biglietti, e che tutti stessero rispettando le regole di viaggio.

Il giro di controllo procedeva bene quando ha notato una passeggera senza mascherina.

La capotreno non si sarebbe mai aspettata una reazione simile. Si è avvicinata alla passeggera e le ha detto “non ha la mascherina”. A queste semplici parole la donna che viaggiava ha reagito sputandole addosso e riempiendola di insulti. Reazione che ha lasciato sotto shock la lavoratrice che faceva semplicemente il suo lavoro.

Il treno è stato fermato e la passeggera è stata subito denunciata. Ma a quanto pare non è la prima volta che un lavoratore delle ferrovie si trova in situazioni simili.

“Da tempo il sindacato preme per avere più personale a terra e a bordo, una richiesta necessaria per gestire la situazione delicata che si è venuta a creare, per evitare e bloccare appunto questi avvenimenti” scrivono in una nota le segreterie regionali Fit-Cisl, Uilt, Filt-Cgil, Ugl, Ferovieri Fast e Orsa

Invitiamo Trenitalia a intervenire aumentando l’offerta commerciale e attivando tutte le risorse in forza. Sarebbe il caso di predisporre campagne di assunzioni e riattivare il servizio anti-evasione regionale”.

In questo difficile periodo, la mente delle persone gioca dei brutti scherzi.