Nonno va a riprendere suo nipote a scuola, in stato di ubriachezza

Nonno va a riprendere suo nipote a scuola in stato di ubriachezza e se la prende con gli agenti della polizia. Ecco cosa è successo dopo.

L’episodio è accaduto diverse mattine fa, verso l’ora di pranzo, a Creazzo, un comune italiano in provincia di Vicenza, nel Veneto. L’accaduto è stato riportato sul giornale locale “Il giornale di Vicenza“. Un nonno si è recato a riprendere il suo nipotino, alla scuola primaria di Via de Gasperi, l’istituto G. Ghirotti, in stato di ubriachezza.

Per la strada, c’erano diverse macchine, poiché i genitori stavano aspettando l’uscita dei figli, dalla scuola elementare. Il nonno aveva parcheggiato la vettura in un punto dove la fermata è vietata. Sono diversi i punti in cui non è permesso parcheggiare, e per tutelare i bambini che escono dalla scuola, come come accade in diverse città, all’orario di uscita, una pattuglia della polizia locale, si occupa di regolare il traffico.

Uno dei vigili, quando ha visto l’uomo parcheggiato nel divieto di sosta, si è avvicinato e l’ho informato del fatto che non poteva parcheggiare lì e che avrebbe dovuto spostarsi.

Il nonno ha subito spostato la vettura e si è parcheggiato da un’altra parte, per poi scendere dalla macchina e andare a discutere con gli agenti della polizia. Quest’ultimi si sono subito resi conto del forte odore di alcool e delle frasi senza senso dell’uomo, così hanno deciso di portarlo in caserma, per sottoporlo all’alcoltest. Poiché non era solo, gli ufficiali hanno lasciato la moglie fuori la scuola, così che potesse riprendere suo nipote al suono della campanella.

Come sospettavano, dopo il test, è risultato che l’uomo aveva un tasso alcolico superiore a quello consentito dalla legge, nonostante stesse guidando la sua macchina e stesse andando a riprendere un bambino.

Come di prassi, le forze dell’ordine gli hanno ritirato la patente.

La vicenda ha fatto molto discutere, tanto che è intervenuto il sindaco della città, Carmela Maresca, che ha esposto la sua solidarietà verso gli agenti della polizia locale, per il lavoro che fanno ogni giorno e per il modo in cui fanno rispettare la legge, perché quest’ultima è uguale per tutti e dovremmo imparare ad insegnare il rispetto ai nostri figli.