Omicidio Carmagnola, gli amici di Riccio raccontano delle sue ultime frasi: “Diceva…”
Gli amici di Alexandro Riccio raccontano dell'ultimo periodo prima della tragedia: "Era pesante"
Una tragedia difficile da raccontare, quella dell’omicidio e tentato suicidio di Alexandro Riccio. Un uomo di 39 anni di Carmagnola, che ha brutalmente ucciso sua moglie Toedora, colpendola ripetutamente con diversi oggetti contundenti. Oggetti che ha usato anche su Ludovico, il suo bambino di 5 anni, per poi finirlo con un taglio alla gola. Un racconto da brividi e una scena definita dagli inquirenti agghiacciante.
A parlare, ora, sono gli amici dell’uomo. Coloro che hanno raccontato delle frasi pesanti e senza senso che il 39enne aveva detto spesso nell’ultimo periodo. Frasi che però non hanno mai fatto nascere in loro, il presagio di una tragedia simile.
Diceva cose abbastanza pesanti e qualcuno di noi gli ha anche detto di darsi una regolata. Non pensavamo che potesse uccidere. Pagherà per ciò che ha fatto, ma le vite che ha spento non torneranno mai più.
Il biglietto di Alexandro Riccio
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Alexandro Riccio avrebbe deciso di compiere l’estremo gesto dopo la decisione di sua moglie. Teodora voleva separarsi e a lui questo non andava giù. Così ha scritto un biglietto, poche parole su un foglio bianco: “Vi porto via con me“.
Ha ucciso le due persone più importanti della sua vita, la donna che diceva di amare e il sangue del suo sangue. Poi si è gettato dal balcone dell’abitazione, nel tentativo di uccidersi.
Ma Alexandro non è morto. Si è fratturato lo sterno, una costola e una caviglia e al momento è ricoverato in ospedale, sotto stretta sorveglianza delle forze dell’ordine.
Il gesto dell’asilo del piccolo Ludovico
Dopo quanto accaduto, l’asilo di Carmagnola che il piccolo Ludovico frequentava, ha deciso di compiere un commovente gesto in onore del bambino. Le maestre hanno appeso una foto del piccolo sul suo armadietto in classe.
Adesso è un angelo che ci guarderà dal cielo e guiderà i suoi amichetti.
La preside della struttura scolastica ha anche attivato un servizio di supporto psicologico per i bambini, ma anche per gli adulti.
Nessuno poteva immaginare ciò che sarebbe accaduto. Alexandro Riccio non stava bene, nell’ultimo periodo aveva pubblicato strani post su Facebook, poi rimossi. Ma come capire che si sarebbe trasformato in un’omicida?