Omicidio di Carmine D’Errico, la confessione del figlio Lorenzo che non l’ha ucciso per l’eredità
Ecco cosa ha detto il figlio omicida
Svolta nell’omicidio di Carmine D’Errico, il pensionato sparito nel nulla da Cusano Milanino la sera di Capodanno. Il figlio Lorenzo, già fermato con l’accusa di aver ucciso il padre, ha infatti confessato di essere lui l’omicida. Secondo quanto ammesso dal ragazzo il movente non sarebbe l’eredità del padre, ma il fatto che i due litigavano di continuo.
Il figlio di Carmine D’Errico si trova in carcere dai primi di febbraio, quando è stato accusato della morte del padre, pensionato di Cusano Milanino scomparso a fine dicembre. Al terzo interrogatorio il ragazzo ha confessato tutti i dettagli del terribile reato.
Lorenzo D’Errico ha raccontato di aver ucciso il padre con 40 martellate. Poi ha deciso di far sparire il cadavere, prendendo l’auto della fidanzata, assente al momento e all’oscuro di tutto, in un capannone abbandonato che si trova a Cerro Maggiore. Il ragazzo ha poi dato fuoco al nascondiglio del cadavere per non farne trovare traccia.
Carmine D’Errico era sparito nel nulla il 30 dicembre, ucciso dal figlio che ha messo in piedi una messinscena che ha coinvolto anche i media. A Chi l’ha visto? aveva detto che si era allontanato di sua spontanea volontà, ipotizzando anche il suicidio, visto che era malato.
L’uomo, in pensione da tempo, aveva un tumore incurabile. I medici gli avevano dato pochi mesi di vita. Ma il figlio, che spesso litigava con il padre, non ha avuto pietà di lui, uccidendolo in modo feroce, senza nemmeno pensare all’eredità.
Omicidio di Carmine D’Errico, conferma l’ipotesi di un delitto di famiglia
Sin da subito i Carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni avevano capito che dovevano cercare in famiglia, soprattutto dopo aver ascoltato le versioni del figlio e avendo trovato delle incongruenze.
Il ragazzo di 36 anni pensava di averla fatta franca, ma alcuni ragazzini intenti a girare un video musicale hanno trovato il corpo e gli agenti hanno fatto presto a ricostruire la dinamica dell’efferato omicidio.