Omicidio di Giulia Tramontano: ecco cosa dovrà chiarire l’autopsia sul piccolo Thiago, prevista per oggi
Omicidio di Giulia Tramontano, oggi verrà eseguita l'autopsia sul corpo del piccolo Thiago e sulla placenta
Oggi mercoledì 5 luglio è una giornata davvero importante per il delitto di Giulia Tramontano, ma anche per il futuro del fidanzato, che si trova in arresto. Un medico legale specializzato in neonatologia, dovrà eseguire l’autopsia sul corpo del piccolo Thiago.
Lo scopo è proprio quello di capire se nel momento in cui l’uomo stava cercando di mettere fine alla sua vita, il bambino sarebbe potuto nascere e quindi trasformare il reato in duplice omicidio.
Sono ancora tanti i punti da chiarire su questo episodio così straziante, che ha portato alla prematura scomparsa di una ragazza di soli 29 anni. Giulia era incinta al settimo mese ed appena due mesi dopo, avrebbe dovuto mettere al mondo il suo bambino.
In quei giorni era pronta a preparare il corredino ed il battesimo. Tuttavia, poche ore prima di perdere la vita ha avuto un incontro che ha cambiato per sempre la sua situazione sentimentale.
La 29enne aveva scoperto che in realtà il compagno Alessandro Impagnatiello, da circa un anno portava avanti una relazione parallela con una collega italo americana.
Per questo motivo la ragazza aveva contattato Giulia ed insieme avevano deciso di incontrarsi nel pomeriggio di sabato 27 maggio. Entrambe erano riuscite a far crollare il castello di bugie che il barman si era costruito in quei mesi.
I muovi esami per il delitto di Giulia Tramontano
Pochi minuti dopo il rientro a casa di Giulia, però il compagno ha deciso di mettere fine alla sua vita. Nella sua confessione ha detto che le ha inferto circa 2 o 3 fendenti, ma l’autopsia ha svelato un’altra verità.
Sono circa 37 i fendenti che le ha inferto, due dei quali alla gola, che per lei sono risultati essere fatali. Uno al volto, uno al petto ed uno sotto la clavicola. Giulia purtroppo non ha nemmeno avuto il tempo di difendersi, perché forse colpita alle spalle.
Impagnatiello prima di ammettere le sue colpe, ha fatto credere a tutti che la 29enne era scomparsa. Solo 4 giorni dopo, incastrato dalle forze dell’ordine, ha ammesso la verità. Ora si trova in arresto, ma le indagini su questo delitto sono in una fase importante. Il medico legale in queste ore dovrà capire se il piccolo Thiago era pronto per venire al mondo o meno. Inoltre, sono anche in attesa degli esami tossicologici, per vedere se la giovane avesse assunto il veleno per i topi.