Omicidio di Giulia Tramontano: in campo i Ris di Parma, il fidanzato difeso da due legali

Omicidio di Giulia Tramontano, anche i Ris di Parma dovranno repertare le tracce e gli oggetti trovati nella casa della coppia

Ci sono ancora molti punti da chiarire sul delitto avvenuto nel comune di Senago, in cui purtroppo la 29enne incinta Giulia Tramontano, ha perso la vita. Il fidanzato reo confesso, ora si trova in arresto e non è più difeso da un solo legale, ma si è aggiunto un altro avvocato.

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I Ris di Parma inoltre, stanno facendo ulteriori accertamenti, che saranno effettuati il prossimo 28 giugno. Dovranno repertare tutti gli oggetti e le tracce trovate nella casa della coppia.

Gli agenti dovranno stabilire anche se le tracce ematiche trovate a terra nell’appartamento della palazzina in via Novella, appartenga a Giulia o meno.

Vogliono anche capire se l’uomo ha fatto tutto da solo o se avuto l’aiuto di complice, nel pulire la casa ed anche la cenere lasciata sulle scale del condominio. Da un primo accertamento non risultano esserci altre persone coinvolte.

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Alessandro Impagnatiello prima era difeso dall’avvocata Giulia Geradini, ma a lei ora si è aggiunta anche Samantha Barbaglia, del foro di Milano.

Il delitto di Giulia Tramontano

Era la sera del 27 maggio, quando Giulia è tornata nella casa che condivideva con il fidanzato. Aveva appena avuto un incontro con la ragazza che lui frequentava parallelamente da circa un anno.

Impagnatiello nella sua confessione, ha detto che in quel periodo si sentiva stressato da queste due relazioni. Per questo motivo quando ha visto la compagna rientrare in casa, ha deciso di mettere fine alla sua vita.

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CREDIT: RETE4

Giulia era incinta al settimo mese del piccolo Thiago. Il bimbo sarebbe dovuto nascere solo due mesi dopo. L’uomo inizialmente ha detto che l’aveva colpita solo con due o tre fendenti, ma dall’autopsia è emersa un’altra verità.

Il 30enne che lavorava come barman l’ha colpita con circa 37 fendenti, uno dei quale alla carotide. Molto probabilmente l’ha colpita alle spalle e lei non ha nemmeno avuto il tempo di difendersi. Ora saranno solo gli ulteriori accertamenti a dare delle risposte concrete su cosa è successo in quella casa.