Omicidio Giovanbattista Cutolo: arrivata la sentenza per l’assassino del giovane musicista

20 anni di reclusione per il killer di Giovanbattista Cutolo: la reazione dei parenti dell'imputato e di quelli della vittima

È partito questa mattina il processo con rito abbreviato per il minorenne ritenuto responsabile dell’omicidio di Giovanbattista Cutolo, il musicista di 24 anni freddato nell’agosto scorso in piazza Municipio a Napoli. Il gup ha accolto quella che era stata la richiesta del pm. A quanto ammonta la condanna.

Processo delitto Giovanbattista Cutolo

Alcuni mesi fa il nome di Giovanbattista Cutolo ha risuonato forte nelle case degli italiani. Il motivo purtroppo non era legato al suo smisurato talento nella musica (era infatti un bravissimo musicista dell’orchestra Scarlatti Young), bensì alla fine tragica che gli è toccata. Freddato da tre colpi di pistola mentre era a divertirsi con gli amici al centro della sua amata Napoli, in piazza Municipio.

La sua storia, la tristezza che la sua scomparsa ha causato a tutti, è salita qualche settimana fa anche sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo. Sua mamma, invitata da Amadeus, ha letto una commovente lettera a suo figlio e tutta Italia non ha trattenuto le lacrime.

Processo delitto Giovanbattista Cutolo

Oggi, nel Tribunale dei minori di Napoli è partito il processo con rito abbreviato per il ragazzo che, al culmine di una banale lite, lo scorso 31 agosto aveva messo fine alla vita di Giogiò. Il gup Umberto Lucarelli ha pronunciato la sentenza che condanna il minorenne a 20 anni di reclusione. È stata quindi accolta in pieno la richiesta del pm.

Processo delitto Giovanbattista Cutolo

Al termine della lettura della sentenza, all’esterno dell’aula del Tribunale, alcuni parenti dell’imputato hanno inveito contro i familiari e gli amici di “Giogiò”, che a loro volta hanno risposto intonando cori per Cutolo. È stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine che hanno separato i due gruppi.

L’avvocato del 17enne aveva chiesto, per il suo assistito, un periodo di messa alla prova perché aveva confessato e aveva mostrato segni di ravvedimento, come ad esempio l’aver fatto ritrovare l’arma del delitto. Il legale ha spiegato che ora attenderà le motivazioni della sentenza e successivamente presenterà ufficiale ricorso.