Cardito, omicidio Giuseppe Dorice: richiesto l’ergastolo per Tony e Valentina
Giuseppe Dorice, bambino di 7 anni ucciso di botte dal patrigno: richiesto ergastolo per la madre e il compagno
Nuovi aggiornamenti sul’omicidio del piccolo Giuseppe Dorice, il bambino di 7 anni ucciso di botte dal patrigno, Tony Essobti Badre. Il Pubblico Ministero e il Tribunale di Napoli hanno richiesto l’ergastolo per l’uomo e per la mamma del bambino, Valentina Casa. Una condanna che richiede anche 18 mesi di isolamento. I due si trovano attualmente in carcere.
La vicenda risale allo scorso gennaio del 2019, quando Giuseppe è stato pestato a sangue, insieme alla sorellina Noemi, finita in ospedale in gravissime condizioni.
Sotto effetto di sostanze stupefacenti, Tony ha picchiato i due bambini con la scopa, fino a togliere la vita al piccolo Giuseppe. Valentina, mamma di entrambi, presente in casa, è accusata di non aver fatto nulla per impedire l’omicidio.
Nono solo, come lei stessa ha confessato, non era la prima volta che l’uomo usava violenza contro i bambini. Tutti erano a conoscenza di quello che accadeva tra le mura di quella casa, a partire dai vicini di casa, fino alle insegnati dei due bambini.
Quest’ultime avevano anche notato lividi e segni di violenza su Giuseppe e Noemi, ma non hanno mai denunciato la situazione.
Dopo il pestaggio, Valentina Casa non ha allertato subito i soccorsi, diventando complice della morte di suo figlio. All’arrivo degli operatori sanitari, per il bambino di 7 anni, era ormai troppo tardi. Noemi, invece, è stata portata in ospedale in gravi condizioni e poi ascoltata dagli inquirenti. La bambina ha raccontato che papà Tony li aveva picchiati con la scopa e che aveva sbattuto il fratellino contro il muro.
Dopo mesi di interrogatori, Tony e Valentina hanno confessato quanto accaduto in quel tragico 27 gennaio.
La confessione di Valentina casa sulla morte del figlio Giuseppe Dorice
Non si fermava, li picchiava con la mazza, così violentemente che si è spezzata. In quel momento sembrava un diavolo, continuava a picchiare i bambini anche dopo che erano caduti. Mi ha tirato i capelli e mi ha dato un morso dietro i capelli, La sera prima lo aveva fatto con Noemi, le aveva tirato i capelli così forte, che gli erano rimaste in mano delle ciocche.
La confessione di Tony Essobti Badre
Stavo riposando, ma i bambini avevano rotto il letto. Non ho mai voluto ucciderlo. Mi si è spento il cervello. Mi è venuto un raptus di follia.