Omicidio Luca Sacchi, chi è Valerio Del Grosso, il ragazzo che avrebbe confessato di aver sparato
Omicidio Luca Sacchi, ecco chi è e cosa fa nella vita Valerio Del Grosso, il ragazzo che avrebbe confessato di aver sparato al venticinquenne
Dopo l’omicidio di Luca Sacchi, gli inquirenti hanno arrestato i due presunti colpevoli, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Secondo le forze dell’ordine, a sparare sarebbe stato Valerio Del Grosso. Il giovane, attualmente detenuto a Regina Coeli, avrebbe confessato a un amico e alla fidanzata di aver sparato per spaventare Luca Sacchi. Ma chi è e cosa fa nella vita Valerio Del Grosso?
Valerio Del Grosso ha 21 anni e di mestiere fa il pasticcere a Casal Monastero. Da 6 mesi era diventato papà. Viveva in una viletta a due piani con i genitori, il padre Gianni Del Grosso, la madre Giovanna Proietti, la sorella quattordicenne, il fratello, la cognata Azzurra e la compagna Giulia, non molto lontano dal posto di lavoro. Arrotondava, probabilmente le entrate con lo spaccio. Aveva un solo precedente per percosse.
Chi lo conosceva, lo ha definito un ragazzo tranquillo e insospettabile. Nel giorno in cui ha perso la vita Luca Sacchi, Valerio Del Grosso è uscito dal lavoro in anticipo, con la scusa di non sentirsi bene. Poi il delitto a Colli Albani, davanti al pub John Cabot che avrebbe confessato alla fidanzata e all’amico Simone.
E poi la fuga. Valerio Del Grosso è rimasto nascosto in un nascondiglio di fortuna a Tor Cervara. La madre Giovanna Proietti, non vedendolo rientrare, si è recata alla polizia insieme al’altro figlio e lo ha denunciato:
“Mio figlio ha fatto una cazzata, meglio in cella che tra i pusher. È meglio saperlo nelle vostre mani che in quelle di spacciatori, delinquenti e criminali”.
Poi, il resto, lo ha fatto la compagna. È stata lei a dire agli inquirenti dove trovare Valerio Del Grosso:
“Lo trovate nella camera 103 del Cervara Hotel Park”, ha detto la ragazza agli inquirenti.
Per arrestarlo, le forze dell’ordine avrebbero sfondato la porta della stanza, secondo la testimonianza di un dipendente dell’albergo.
Ecco cosa avrebbe dichiarato in un’intervista all’Adnkronos, Matteo Gigli, il capo ricevimento del Park hotel Cervara,:
“Valerio Del Grosso è arrivato nella tarda serata di giovedì, dopo le 23. Non c’erano altre auto, era da solo. Ha fatto il check-in da solo, come un normale cliente. Non aveva prenotato ed era la prima volta che lo vedevamo, sembrava assolutamente tranquillo. Si è fatto dare una stanza e ha ringraziato”.
Valerio Del Grosso è un ragazzo di buona famiglia: il padre, Gianni, fa il noleggiatore. Ecco come si descrive lui stesso:
“Parlo un italiano corretto mentre i miei amici di borgata parlano in romanesco. So cucinare bene, mi occupo di piatti molecolari. Sono forte a cucinare. Ho sbagliato. Ho fatto una cavolata. Lo ammetto avevo tredici anni quando ho provato per la prima volta la cocaina. Mi piacciono le serie criminali, ho visto Gomorra, Romanzo Criminale”.
Poi continua:
“Siamo andati lì perché volevamo rapinare lo zainetto. Poi quel ragazzo ha reagito e io ho estratto la pistola e ho sparato e l’ho visto cadere a terra. Non lo so dove ho preso la pistola. Non mi ricordo che fine ha fatto. Ora mi portate in carcere?”