Omicidio Marco Vannini, emergono documenti inediti

Questo stasera verrà trasmesso "Il caso Vannini" che percorrerà ogni tappa dell'omicidio di Marco avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015.

Questo stasera sul Nove alle 21.25 “Il caso Vannini” che percorrerà ogni tappa dell’ omicidio di Marco Vannini avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015. Verranno mostrati documenti inediti, non usati nel processo.

Verranno mostrate le versioni sullo spari in bagno, lo spruzzino di un profumo per ambiente e le pistole “appoggiate sul divano”. Verranno anche ascoltati gli audio di alcune conversazione ascoltate nei giorni successivi alla tragica morte del ragazzo.

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Queste conversazioni sono state considerate materiale non rilevante ai fini processuali ma possono ancora chiarire alcuni punti che tutt’oggi restano ancora poco chiari, nonostante i due gradi di giudizio.

Sono tantissime le conversazioni telefoniche intercettate sulle utenze della famiglia Ciontoli che non sono state usate nel processo contro Antonio Ciontoli, sua moglie, sua figlia, suo figlio e la sua fidanzata.

Alcune di queste conversazioni sono state inserite nel documentario e in alcune di esse si scoprono particolari inediti.

L’avvocato della famiglia Ciontoli, Andrea Miroli, ha spiegato: “Per quello che riguarda le intercettazioni telefoniche c’è da dire che queste sono state ritenute talmente tanto poco rilevanti da parte di tutti mi riferisco sia al pubblico ministero che la parte civile che noi che nessuno ne ha richiesto la ammissione quindi non sono mai entrate nel corpo del processo quindi va da sé che quello che non è entrato nel processo è come se non esistesse”.

La mamma di Marco Vannini, Marina Conte, continua ad avere dubbi sulla versione raccontata dalla famiglia Ciontoli riguardo il luogo dello sparo. Queste le sue parole: “Io ribadisco che mio figlio non si sarebbe mai fatto il bagno e avrebbe fatto entrare il suocero. Avrebbe fatto entrare Martina nel bagno, come faceva a casa mia”.

Ma gli avvocati della difesa continuano a ribadire che il bagno è l’unico luogo compatibile con i racconti dei vicini e con i riscontri probatori.