Omicidio Pamela Mastropietro: Innocent Oseghale a rischio ergastolo

Innocent Oseghale, condannato all'ergastolo, rischia di scampare la sua sentenza

La sentenza di Innocent Oseghale la quale prevede l’ergastolo per omicidio di primo grado, è a rischio di saltare a causa di una mancata notifica. Nel dettaglio, così come previsto dal Codice di Procedura Penale gli accertamenti sui resti della vittima devono essere notificati direttamente all’indagato in carcere.

Invece, durante i primi mesi di indagini, le autorità competenti consegnarono le notifiche all’avvocato del nigeriano.

Innocent Oseghale, dichiarato colpevole per aver ucciso la diciottenne Pamela Mastropietro, rischia di scampare la sua condanna la quale prevede l’ergastolo. L’assassino con l’aiuto dei suoi legali ha fatto presente un difetto di notifica avvenuto nei primi mesi di indagine. Alla luce di questo ora la sua sentenza è a rischio.

Le autorità competenti hanno notificato gli accertamenti medico legali e tossicologici effettuati sui resti di Pamela all’avvocato difensore dell’assassino. In realtà, come prevede il Codice Di Procura Penale, esisterebbe un altro protocollo da seguire, ossia quello di inviare le notifiche direttamente al detenuto.

Si tratta di un particolare che lo stesso avvocato di Innocent Oseghale ha presentato durante l’udienza. Tuttavia, le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione si sono espresse in merito alla questione. Queste ultime hanno stabilito che nonostante la procedura prevista dal Codice Penale, c’è la possibilità di stabilire l’indirizzo dello studio dell’avvocato difensore come recapito per eventuali notifiche.

Ecco quanto dichiarato da Marco Valerio Verni, avvocato di parte civile:

Cosa si rischia se il difetto di notifica venisse riconosciuto nel processo di Oseghale e dovessero, di conseguenza, essere riconosciuti nulli gli iniziali accertamenti? Rischieremo di perdere alcuni esami medico legali e tossicologici sul corpo di Pamela. Sarebbe più difficile, a quel punto, dimostrare l’accoltellamento, ma anche l’overdose, paradossalmente. Ma Pamela, chiaramente, non è morta di freddo.

Innocent Oseghale e l’omicidio di Pamela Mastropietro

L’omicidio di Pamela Mastropietro è avvenuto il 30 gennaio 2018. La 18enne romana era ricoverata presso una comunità a Corridonia quando un giorno è scomparsa per ben 48 ore. Le autorità hanno ritrovato il corpo della vittima fatto a pezzi in due valigie. Innocent Oseghale, un cittadino nigeriano identificato attraverso le telecamere di sorveglianza, avrebbe stuprato, drogato e poi ucciso la ragazza.