Omicidio Pierluigi Beghetto, l’assessore ucciso dal vicino di casa: chi è lui e qual è stato il terribile movente
L'assessore di 54 anni che è stato ucciso avrebbe perso la vita per una lite futile: le forze dell'ordine hanno già arrestato il suo aggressore
Pierluigi Beghetto non c’è più per un motivo assurdo, una lite banale sfociata poi in una violenza inaudita. L’assessore 54enne ha perso la vita, infatti, per un sacco di pellet. L’uomo che lo ha aggredito, colpendolo in modo brutale e causandone il decesso, è già stato identificato dalle forze dell’ordine, che lo hanno condotto in manette in commissariato.
Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno permesso velocemente di scoprire chi ha aggredito Pierluigi Beghetto. Il vicino di casa dell’assessore di 54 anni ha confessato di essere lui l’aggressore dell’uomo.
I Carabinieri del Comando provinciale di Lecco hanno subito raggiunto la casa in via Stoppani, nel Comune di Esino Lario, in provincia di Lecco, dove una lite tra vicini di casa è sfociata in una vera e propria tragedia.
L’omicidio ha avuto luogo in un piccolo paesino di montagna di soli 750 abitanti, a mille metri di altezza sopra Lecco. Praticamente tutti si conoscono. La comunità è sotto choc, come sottolineato dal sindaco Pietro Pensa, che ha dichiarato il lutto cittadino.
Tra l’altro, l’uomo che ha perso la vita era un assessore comunale, quindi molto noto nella cittadina sconvolta nella mattinata di domenica 21 aprile da un litigio che ha causato il decesso di una persona.
Assessore perde la vita per un sacco di pellet, dopo una lite con il vicino di casa
Pierluigi Beghetto avrebbe litigato con il vicino di casa a causa di un sacco di pellet appoggiato davanti alla porta sbagliata. Una lite per motivi banali che è sfociata in un terribile omicidio.
L’uomo fermato si chiama Luciano Biffi, un uomo di 60 anni. Pierluigi, invece, aveva 54 anni e, oltre a essere conosciuto per il suo impegno politico, era anche un volontario antincendio. Era un apicoltore originario di Usmate Velate, in Brianza. Quella di Esino Lario era la sua seconda casa in montagna. Lascia moglie e due figli.