Omicidio Rosa Alfieri: arrivati i risultati dell’autopsia

Il medico legale non ha riscontrato alcun segno di violenza durante l'autopsia sul corpo senza vita di Rosa Alfieri

È stata effettuata l’autopsia sul corpo senza vita di Rosa Alfieri, la giovane di 23 anni uccisa dal suo vicino di casa Elpidio D’Ambra.

Autopsia Rosa Alfieri

Dopo averla attirata in casa, con la scusa di aiutarlo con una bolletta, il 31enne ha commesso l’omicidio e poi è sceso in strada a parlare con i genitori di lei, che la stavano già cercando da un’ora.

Subito dopo, l’omicida ha fatto perdere le sue tracce. I familiari sono riusciti ad entrare nell’appartamento grazie ad un amico che aveva le doppie chiavi e il primo a vedere il cadavere di Rosa, è stato suo padre. La 23enne era seminuda e presentava sul corpo segni di colluttazione.

Autopsia Rosa Alfieri

L’autopsia ha però evidenziato che Elpidio D’Ambra non ha commesso alcun atto di violenza sulla sua vittima. Quest’ultima è morta per strangolamento e i graffi sul suo corpo sarebbero compatibili con i tentativi di difesa dalla colluttazione. Il medico legale ha a disposizione ancora 90 giorni per depositare la relazione completa.

Dopo tutti gli esami, il corpo senza vita di Rosa Alfieri è stato restituito alla famiglia.

L’omicidio di Rosa Alfieri e l’arresto di Elpidio D’Ambra

Dopo la fuga, Elpidio D’Ambra è stato avvistato all’interno di un pronto soccorso. Gli operatori sanitari lo hanno riconosciuto dalle foto sui social ed hanno allertato le forze dell’ordine.

Il 31enne è stato arrestato e portato in caserma per l’interrogatorio. Ha subito confessato di aver ucciso Rosa e si è giustificato dicendo che una voce gli ha detto di farlo, altrimenti avrebbero ammazzato lui nel sonno.

Autopsia Rosa Alfieri

Preciso che non ero io, e con questo intendo dire che era come se fossi obbligato da qualcun altro a fare quello che stavo facendo. Ho trascinato il corpo in bagno e le ho messo il bavaglio in bocca perché avevo paura che potesse urlare, anche se pensavo che era morta. Ammetto e sono consapevole di quello che ho fatto. Mi dispiace anche per le conseguenze che dovrò affrontare, ma ci tengo a precisare che non sono mai stato un tipo violento.

Dopo l’omicidio, Elpidio ha comprato tre grammi di cocaina per “dimenticare”.