Omicidio Vannini, non è stato Antonio Ciontoli

Omicidio Marco Vannini: "Non è stato Antonio Ciontoli a sparare, l'assassino è il figlio".

Omicidio Marco Vannini: “Non è stato Antonio Ciontoli a sparare, l’assassino è il figlio”. Spuntano altri indizi sull’omicidio di Marco Vannini, a rivelarlo è un amico di lunga data di Roberto Izzo, il maresciallo dei carabinieri che Antonio Ciontoli aveva chiamato in quella tragica notte.

Questa è una testimonianza esclusiva de Le Iene e nella puntata di ieri, sono stati rivelati ulteriori indizi riguardo questa vicenda così brutale nei confronti di un ragazzo di soli 20 anni.

Izzo, è l’uomo che Antonio Ciontoli chiama dopo essere arrivati in ospedale quando Marco era in condizioni critiche. Questa telefonata è già stata segnalata negli atti e ha fatto parte dell’iter processuale che ha condannato Ciontoli a 5 anni e gli altri familiari a 3 anni, ad eccezione di Viola che è stata scarcerata.

Secondo quanto raccontato a Le Iene da Davide Vannicola, amico di Roberto Izzo, prima della telefonata tra Ciontoli e il carabiniere, ce ne sarebbe stata un’altra che non risulta negli atti. Questa telefonata misteriosa sarebbe stata raccontata proprio da Izzo all’amico Davide.

Omicidio Vannini, non è stato Antonio Ciontoli

“Izzo sapeva – racconta Davide – che a sparare era stato il figlio di Antonio, Federico Ciontoli. E fu egli stesso a suggerire al padre di prendersi la colpa, perché facendo parte dei Servizi non gli avrebbe precluso più di tanto, mentre il figlio è giovane…”.

Questa testimonianza potrebbe riaprire il caso e stravolgere il processo: “Mi disse che Ciontoli l’aveva chiamato per risolvere un problema. ‘Robè è successo un guaio. Qui la mia famiglia ha fatto un casino, c’è il ragazzo di mia figlia ferito nella vasca, me devi aiutà. Hanno fatto un guaio grosso”. Giulio Golia ha chiesto spiegazioni al maresciallo, e lui si è difeso così: “Questa storia sta diventando imbarazzante un po’ per tutti. Io ho giurato davanti a un tribunale di dire la verità”.