Ora c’è solo tanto silenzio, interrotto dai singhiozzi. La scomparsa di Diana ha portato tanto dolore. “Era amata da tutti”
"Era ben voluta e amata da tutti, perché giovanile, disponibile, cortese e fortemente impegnata"
Era un esempio e un segno di riferimento per tutti, ora nelle aule ci sono fiori e tante tante lacrime. La professoressa Diana Sorini ha perso la vita in un drammatico sinistro stradale tra i comuni di Cappone e Capponello di Vallefoglia.
È accaduto proprio al termine del suo turno di lavoro, uscita da scuola Diana Sorini stava tornando a casa. Era a bordo della sua auto, quando si è scontrata frontalmente contro un camion. Alla guida del grande mezzo c’era un ragazzo di 36 anni.
Lo scontro è stato troppo violento, la vettura della professoressa è stata trascinata per metri e poi ha preso fuoco. I residenti, testimoni della drammatica scena, sono subito intervenuti e hanno cercato di domare le fiamme con l’estintore. In poco tempo sul posto sono arrivati anche gli agenti della polizia locale e gli uomini dei vigili del fuoco. Purtroppo per la sessantacinquenne non c’è stato nulla da fare.
Sembrerebbe, da una prima ricostruzione del sinistro stradale, che sia stata proprio la donna ad invadere la corsia opposta all’altezza di una curva. L’autista del camion non sarebbe riuscito ad evitarla.
L’intera comunità è sconvolta, così come gli alunni e i suoi colleghi di scuola. Nelle aule ora c’è solo tanto silenzio. Insegnava nell’Istituto dal 1994.
Diana aveva un elevatissimo senso del dovere, era molto attiva, legata agli studenti, preoccupata del loro profitto, dei loro sbocchi professionali e dedita alla loro crescita culturale. Era ben voluta e amata da tutti, perché giovanile, disponibile, cortese e fortemente impegnata.
Gli studenti della quarta si sono recati a scuola vestiti di nero, in memoria della loro amata insegnante. Nell’aula dei suoi colleghi sono stati lasciati mazzi di rose. Il suo ricordo vivrà per sempre nel cuore di tutti coloro che hanno avuto l’onore di apprendere dai suoi insegnamenti.
Serenella Gennari, collega dell’Istituto d’arte e sua ex compagna di banco, ha voluto ricordarla con parole commoventi. Ha sempre raccontato ai suoi studenti di come proprio Diana l’abbia illuminata e le abbia insegnato come studiare e come farsi strada. Ha sempre fatto tesoro delle sue parole e ora le trasmette anche ai suoi ragazzi.