Orazio Olivari cerca la figlia Gloria: la figlia le è stata tolta dall’ex compagna

Da anni non la vede più

Sta vivendo da anni un vero e proprio dramma famigliare Orazio Olivari, che cerca la figlia Gloria, sottratta dall’ex compagna che l’ha portata via con sé, probabilmente a Monaco. Da nove anni non vede più la figlia. La giustizia gli ha dato ragione, consentendo l’affidamento congiunto. Oggi che Orazi è malato e anziano e Gloria è un’adolescente, vorrebbe trascorrere con lei gli ultimi anni di vita.

Orazio Olivari cerca la figlia Gloria
Fonte foto da Facebook di Orazio Olivari

Orazio Olivari, un commercialista di Brescia, da 11 anni vive un dramma. L’ex compagna aveva deciso di porre fine alla relazione, portandosi via la loro figlia, allora molto piccola.

La mia ex aveva fatto cambiare le serrature, così ho scoperto che la relazione con lei era finita.

Ma la donna aveva anche deciso di partire alla volta di Montecarlo, portandosi con sé la figlia piccola. L’uomo si è subito rivolto alle autorità monegasche per richiedere l’affidamento esclusivo o almeno condiviso della figli, rivolgendosi anche alla giustizia italiana, che gli ha dato sempre ragione.

Secondo i giudici italiani Gloria avrebbe dovuto far ritorno in Italia, mentre per la compagna è stata prevista una condanna a 14 mesi di detenzione senza condizionale per sottrazione di minore e disobbedienza all’autorità giudiziaria.

Gloria

Nonostante le sentenze dei tribunali italiani, la bambina è rimasta a Montecarlo e può vedere il padre solo con gli assistenti sociali in strutture protette. Piercarlo Portesi, legale dell’uomo, spiega:

Il problema è stata la mancata convergenza tra le due giurisdizioni, entrambe convinte di avere la competenza sul caso e ciascuna portatrice di un parere opposto rispetto all’altra.

Orazio Olivari cerca la figlia Gloria, ormai è anziano e malato

Ovviamente il papà non si arrende, perché può vedere Gloria pochissime volte. Si fa assistere dai migliori avvocati in Italia e a Montecarlo.

Ci siamo rivolti ai più alti vertici del principato. I quali, quando abbiamo posto loro la questione, hanno indirettamente confermato un timore del mio assistito. E cioè che dietro la vicenda ci sia una setta, forse religiosa, che sta proteggendo la sua ex compagna da un punto di vista giuridico ed economico. Gli organi a cui abbiamo chiesto interessamento ci hanno detto testuali parole: ‘Con quel tipo di organizzazioni non vogliamo avere più niente a che fare, ci hanno già rotto le scatole in passato’.