Orrore a Villa Pamphili, parla la persona che lanciato l’allarme: l’agghiacciante testimonianza

Un uomo scopre il corpo di una bambina in un parco di Roma, avviando un'indagine su un caso che scuote la comunità e solleva interrogativi sull'orribile gesto di occultamento

Un sabato che avrebbe dovuto essere dedicato al relax si è trasformato in una drammatica scoperta per Salvo Pennisi. Durante una passeggiata in un’area verde non lontano dalla sua abitazione, è stato avvicinato da due donne in preda al panico. Le donne hanno riferito di aver visto qualcosa di inquietante nei dintorni. Quella giornata si è così trasformata in uno dei casi più inquietanti della cronaca romana.

Il dramma si è consumato in un parco della zona sud di Roma. Salvo Pennisi, originario della Sicilia e residente nella Capitale da diversi anni, inizialmente ha pensato che potesse trattarsi di un oggetto abbandonato. Tuttavia, la realtà si è rivelata ben più tragica. Tra i rovi, in una piccola radura nascosta, giaceva il corpo di una bambina. Un’immagine straziante che ha segnato profondamente Pennisi, come ha raccontato in un’intervista, seduto nel luogo della scoperta. All’inizio, l’uomo ha creduto che si trattasse di una bambola, sperando fino all’ultimo che non fosse una persona. La dura verità ha però colpito lui e le due donne che avevano lanciato l’allerta con incredibile forza.

Il ritrovamento del corpo e le prime ipotesi

“Non si muoveva e non si vedeva il viso, ma aveva i capelli biondi”, ha raccontato Pennisi, visibilmente scosso. “Le braccia erano piegate in una posizione innaturale. Era circondata da rifiuti, senza vestiti o oggetti che potessero raccontare qualcosa della sua vita. Era solo immondizia. Chi l’ha abbandonata lì non voleva che fosse trovata facilmente”. Il luogo in cui giaceva il corpo era accessibile solo tramite una stradina secondaria, appartata e fuori dalla vista. Questo particolare ha fatto pensare a un gesto premeditato, un tentativo deliberato di occultamento. Da notare che a poche decine di metri dal ritrovamento, era stato scoperto anche il corpo di una donna.

I soccorsi sono giunti immediatamente dopo la chiamata al numero di emergenza. Pennisi e le due donne, ancora paralizzati dallo shock, hanno assistito all’arrivo delle ambulanze e delle pattuglie di polizia. La radura, pochi istanti prima silenziosa, è stata invasa da un gran numero di forze dell’ordine e vigili del fuoco. “Era il delirio”, ha raccontato Pennisi. “Erano circa le 16.30, eravamo arrivati da poco, avevamo portato il cane di un’amica a passeggiare, solo per staccare la spina dopo una settimana intensa”. Nessuno poteva immaginare che quell’area del parco nascondesse una scena così macabra e straziante.

Salvo Pennisi non riesce ancora a comprendere appieno quanto accaduto. “Ho sofferto tantissimo quando ho realizzato che si trattava davvero di una bambina. Come si può commettere un atto così abominevole?”. La sua speranza, condivisa da tutta la comunità, è che venga fatta presto luce sulla vicenda e che la bambina possa avere giustizia. “Non dimenticherò mai quello che ho visto”, ha concluso, lasciando trasparire il dolore e la determinazione di chi ha assistito a un evento tanto tragico.