“Dov’era mio figlio quel giorno” Il padre di Andrea Sempio rompe il silenzio

Nuove indagini sul delitto di Garlasco riaccendono l'attenzione sul caso di Chiara Poggi, con il padre di Andrea Sempio che difende l'alibi del figlio durante un'intervista

Il delitto di Garlasco ha riacceso l’interesse dell’opinione pubblica italiana, grazie a nuove indagini che emergono a distanza di diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi. Nonostante Alberto Stasi sia stato già condannato a sedici anni di reclusione, le autorità stanno continuando a indagare per cercare di chiarire i dettagli di questo caso complesso. Recentemente, il nome di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, è tornato a emergere nel corso delle indagini.

Andrea Sempio era già stato oggetto di attenzione investigativa in passato, ma non erano emerse prove significative a suo carico. Nella serata dell’11 giugno, durante la trasmissione Chi l’ha visto?, è stata trasmessa un’intervista con Giuseppe Sempio, padre di Andrea, il quale ha fornito dettagli su dove si trovasse suo figlio al momento dell’omicidio di Chiara Poggi.

Garlasco, parla il papà di Andrea Sempio: “Dov’era mio figlio quel giorno”

Intervistato da un inviato del programma Chi l’ha visto?, Giuseppe Sempio ha espresso chiaramente la sua posizione riguardo all’alibi del figlio. Ha affermato con fermezza che Andrea si trovava a casa con lui al momento dell’omicidio, sostenendo: “Gli altri? Non lo so, ma mio figlio stava a casa con me quando Chiara Poggi è stata uccisa”. Il padre di Andrea ha inoltre menzionato come questa situazione di indagine sia diventata fonte di stress per la loro famiglia, sottolineando che la verità riguardo all’innocenza di suo figlio è ciò che li sostiene. “Questa cosa è quella che ci rende forti, ma anche stressati e infastiditi”, ha aggiunto Giuseppe Sempio.

Giuseppe ha espresso preoccupazione per il modo in cui il caso è stato trattato dai media e dalle forze dell’ordine, affermando: “Ormai mio figlio è ovunque. Ci sono più testimoni che persone a Garlasco, ogni giorno ne spunta uno”. La sua determinazione a difendere il figlio è evidente, e ha sottolineato che la famiglia sta affrontando questa prova con resilienza.

Un punto particolare sollevato dal padre di Andrea riguarda un noto scontrino che potrebbe avvalorare l’alibi del figlio, il quale attesterebbe la sua presenza a Vigevano il giorno del delitto. Giuseppe Sempio ha rivelato che l’idea di conservare lo scontrino fu di sua moglie, la quale credeva potesse risultare utile in caso di indagini future. Ha affermato: “Mio figlio non è andato a Vigevano? Mai avuto questo sospetto. Dopo otto anni parlare di questo scontrino mi fa rabbia: perdi la fiducia nelle persone e vedi che prima ti salutavano, ora non più”.