Pamela Mastropietro: confermato l’ergastolo a Innocent Oseghale
La Corte di Cassazione ha confermato l'ergastolo all'assassino di Pamela Mastropietro: i giudici hanno riconosciuto anche la violenza
È arrivata la condanna definitiva nei confronti di Innocent Oseghale, l’uomo accusato del delitto della 18enne Pamela Mastropietro. I giudici della Cassazione hanno respinto il ricorso dei legali dell’imputato, dopo il processo bis di Perugia, riguardante la violenza sessuale.
Quindi nessuno sconto di pena per l’uomo che, nel 2018, violentò e fece a pezzi l’allora 18enne Pamela Mastropietro. La Cassazione ha confermato l’ergastolo per Innocent Oseghale.
Le parole della madre di Pamela Mastropietro dopo la sentenza
Una sentenza che mamma Alessandra aspettava da quasi 6 anni e che ha accolto con gioia, come testimoniano le sue parole:
È ciò che mi aspettavo da sei anni. È quello che speravo, la mia battaglia non finisce qui su eventuali altre responsabilità. Chiedo ad Oseghale di pentirsi e di dire chi era con lui. Non voglio che esca di prigione tra soli 10 anni.
La madre di Pamela ha inoltre rivelato che il prossimo 30 gennaio, in occasione dell’anniversario della scomparsa di sua figlia, sarà organizzata una fiaccolata nel luogo in cui è stata istallata la panchina dedicata a Pamela, in piazza Re di Roma.
Il caso della 18enne è stato per anni oggetto di grande discussione. Inizialmente i giudici non avevano riconosciuto l’aggravante della violenza sessuale. Una “mancanza” che ha sempre addolorato Alessandra, che ha continuato a battersi affinché, invece, sua figlia ottenesse giustizia per tutto. Più volte si è presentata nelle aule di Tribunale con una maglietta con su stampate le foto dei resti di sua figlia.
La donna aveva ripetutamente dichiarato davanti alle telecamere:
Dopo tutti questi anni ancora a discutere se merita o no l’ergastolo. Pamela muore ogni santo giorno, mentre lui se ne sta tranquillo in carcere. Ecco come l’ha ridotta (mostrando la suddetta maglietta). Mi aspetto che lo Stato, la giustizia, le Procure, facciano il loro dovere.
Dopo tanti anni, il Procuratore Generale di Cassazione, Maria Francesca Loy ha affermato che ogni lacuna è stata colmata e che è stata raggiunta la prova logica sulla ricostruzione dei fatti, che non può essere messa in discussione. I fatti, per come si sono svolti, non avrebbero un senso logico se non fosse stata commessa anche una violenza.
I resti di Pamela Mastropietro vennero ritrovati nel 2018 all’interno di due valigie, nella zona dell’area industriale di Macerata.