Pamela Mastropietro: emergono nuove informazioni

Pamela Mastropietro: emergono nuove informazioni sul caso della diciottenne romana e sono davvero forti; ecco come sono andate le cose.

Pamela Mastropietro: emergono nuove informazioni e sono a dir poco agghiaccianti. La vicenda della diciottenne romana diventa sempre più ingarbugliata e i particolari che vengono a gala sono terribili. La ragazza stata trovata senza vita, fatta a pezzi e infilata in due trolley il 31 gennaio 2018 nelle campagne di Pollenza. Nel mirino delle forze dell’ordine sono finiti 3 spacciatori nigeriani: Innocent Oseghale, 29 anni, Desmond Lucky, 22 anni e Lucky Awelima, 27 anni. Ecco i nuovi particolari venuti recentemente alla luce.

Nell’omicidio di Pamela Mastropietro, la diciottenne romana trovata morta e fatta a pezzi, infilati in 2 trolley trovati il 31 di gennaio del 2018 nelle campagne di Polenza, ci sono molti punti interrogativi. Ecco cosa ha raccontato il pentito Vincenzo Marino, supertestimone dell’accusa, nella seconda udienza del processo davanti alla Corte di Assise di Macerata. Si tratta di confidenze che l’imputato Innocent Oseghale gli avrebbe fatto in carcere ad Ascoli dove erano entrambi detenuti in quel periodo:

“Sono andati a comprare una siringa e sono andati a casa, Oseghale, Desmond Lucky, la ragazza per consumare un rapporto a tre”. Marino dice che il nigeriano gli abbia confidato che lui e Desmond Lucky “volevano stare con la ragazza”. Marino continua così: “mi raccontò che la ragazza si era fatta di roba, Desmond si avvicinò per approcciarla e la ragazza lo respinse, Desmond Lucky gli diede uno schiaffo e la ragazza cadde a terra e svenne. Poi Desmond Lucky se ne andò, Oseghale tentò di rianimarla con acqua sulla faccia per farla riprendere, lei si riprese. Oseghale l’ha spogliata, era sveglia ma aveva gli occhi girati all’insù”. Oseghale ha affermato di  aver avuto “un rapporto se$$uale completo” con la ragazza.

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L’uomo ha poi raccontato che Pamela voleva andare via e che l’avrebbe pure minacciato di denunciarlo. Da qui nacque una colluttazione durante la quale lui la accoltellò alla pancia, più o meno all’altezza del fegato. Pensando che la ragazza fosse morta, Innocent Oseghale disse a Marino di essere uscito di casa per cercare aiuto per sbarazzarsene del corpo. Ma, non trovando nessuno ai giardini Diaz, tornò a casa e iniziò a tagliare Pamela Mastropietro a pezzi. Le sue parole sono da brividi: “tornò a casa, convinto che la ragazza fosse morta e la squartò iniziando dal piede. La ragazza iniziò a muoversi e lamentarsi e gli diede una seconda coltellata”.

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Per Marino, dunque, Pamela era ancora viva quando Oseghale ha iniziato a farla a pezzi. Dopo Oseghale l’ha lavata con la candeggina per cancellare le tracce che aveva sul corpo. Marino afferma che Oseghale ha motivato la decisione di smembrare Pamela dicendo che “aveva un sacco in frigo dove mettere i pezzi, ma che non ci andavano e che l’ha dovuta tagliare e l’ha messa in due valigie”.

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Poi ha chiamato un taxi e, mentre si trovava nella macchina ha ricevuto la chiamata della moglie e questo l’ha fatto andare nel panico perché più del fatto di aver ammazzato una ragazza gli importava di aver tradito la moglie con lei.

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Un altro detenuto, però, Stefano Giardini, ha affermato che Oseghale ha sempre negato di aver accoltellato Pamela, ammettendo solo di averla fatta a pezzi e messa nei due trolley. Oseghale ha detto a Stefano che la ragazza era consenziente al rapporto in cambio del suo aiuto a trovare le dosi di stupefacenti.

Noi speriamo solo che la povera Pamela trovi finalmente pace e che i colpevoli paghino per quello che le hanno fatto.