Panchina per il fidanzato che ha perso la vita in strada: il pensiero di Guenda per Alberto Tomagnone

Il veterinario di 29 anni è morto il 2 dicembre a seguito di un incidente con lo scooter

Per ricordare per sempre Alberto Tomagnone, la fidanzata Guenda ha deciso di lasciare un segno indelebile a San Fermo, in provincia di Como. Una panchina per il fidanzato che ha perso la vita in strada racconterà per sempre di quella giovane vita spezzata, del veterinario di 29 anni che è deceduto in seguito a un incidente stradale mentre era a bordo del suo scooter.

Panchina per il fidanzato che ha perso la vita in strada

Guenda Giulia Fugazza era la fidanzata di Alberto, che ha trovato la morte in un incidente stradale. Grazie all’aiuto del Comune di San Fermo, in provincia di Como, la giovane ha realizzato una panchina, dove ha scritto un messaggio d’amore per il veterinario che è scomparso a soli 29 anni in sella al suo scooter.

A te mio amato Alberto, ed a tutte le cose della nostra vita insieme. Ti amerò per sempre, tua Guenda.

Per elaborare il lutto e non dimenticare mai quanto Alberto sia stato importante per tante persone, la ragazza ha avuto questa bellissima idea. Supportata dal Comune e dai tecnici che hanno fatto un sopralluogo per trovare il luogo perfetto, ecco che la panchina ben presto è stata realizzata e posizionata.

Volevo ringraziare di cuore il Comune di San Fermo ed il sindaco per avermi permesso, dopo aver contattato gli assessori del Comune e soprattutto il dottor Grisoni, di regalare una panchina finanziata da me con una targa in nome di Alberto.

Alberto Tomagnone

Ragazza realizza una panchina per il fidanzato che ha perso la vita in strada nel suo comune

Su questa panchina chiunque potrà andare ad ammirare il panorama della bellissima natura che circonda questa panchina, oppure a fare una semplice preghiera per lui, tirare un sospiro o anche soltanto sorridere perché lui è immenso come tutto quello che c’è davanti.

Alberto Tomagnone veterinario

Queste le parole della giovane, che invita tutti a usare la panchina:

Alberto avrà un posto dove chiunque, anche con i propri cani, potrà andare a pensarlo, a rivolgergli una parola dolce, un sorriso e qualsiasi cosa per cui so che lui sarebbe davvero felice. Io ci ho messo il cuore, l’impegno di tanti mesi di progettazione. Anche perché non sapevo a chi rivolgermi nella confusione e dolore più totale. Finché alla fine sono riuscita a realizzare una cosa che sebbene terrena, spero che dall’alto lui la veda e la apprezzi tanto, perché è per lui e la vita ci ha diviso in 4 minuti.