Papà annegato nel Lago di Garda per salvare il figlio di 14 anni: ha avuto uno shock termico
La differenza di temperature era altissima
Tragedia sul versante bresciano della località turistica: il papà annegato nel Lago di Garda per salvare il figlio di 14 anni avrebbe subito uno shock termico che ne ha causato il decesso. La temperatura esterna e quella interna dell’acqua del lago erano molto differenti. Si cerca ancora il suo corpo.
Aran Chada aveva 51 anni. Il suo corpo ancora non è stato ritrovato nelle acque del Lago di Garda a Limone, sulla sponda in provincia di Brescia. L’uomo inglese si sarebbe tuffato dalla barca dove si trovava con la famiglia per aiutare il figlio di 14 anni che era in difficoltà.
L’uomo risulta disperso: sarebbe annegato in un punto dove la profondità delle acque del lago arriva a più di 100 metri. Il figlio adolescente si era tuffato dalla barca a noleggio. Ma ben presto nuotando aveva avuto delle difficoltà e il padre non ha esitato a tuffarsi per salvarlo.
A bordo della barca presa a noleggio dalla famiglia c’era la moglie di Aran Chada, che ha assistito impotente alla tragica scena. Ha visto il marito tuffarsi in acqua e semplicemente sparire nel Lago di Garda. La famiglia era in vacanza in Italia per festeggiare il suo compleanno.
Al Sunday Times un comandante della guardia costiera spiega:
Faceva molto caldo, ma l’acqua era di dieci gradi più fredda… è possibile che abbia avuto un attacco a causa dello shock termico.
Papà annegato nel Lago di Garda per salvare il figlio: in patria lo hanno già ribattezzato il papà eroe
La barca noleggiata si trovava a 500 metri dalla riva. La moglie ha subito iniziato a urlare richiamando altre imbarcazioni che sono intervenute per cercare l’uomo. Il corpo ancora non è stato trovato, ma le ricerche vanno avanti senza sosta.
L’uomo di 51 anni lascia la compagna di 39 anni, Holly Mosley, il figlio di 14 anni e la figlia di 7 anni.