Papà dimentica le figlie all’autogrill: attimi di paura durante le vacanze

Due bambine abbandonate in un'area di servizio dell'Autostrada A22 vengono ritrovate dalla polizia, mentre il padre, ignaro, prosegue il viaggio. Riaffidate ai genitori dopo l'intervento.

Durante il periodo estivo, la polizia stradale è spesso chiamata a gestire situazioni di emergenza. Tuttavia, un episodio verificatosi il 12 agosto ha colto di sorpresa anche gli agenti più esperti. La segnalazione riguardava due bambine, trovate in apparente stato di abbandono, che vagavano tra i locali ristoro di un’area di servizio.

La segnalazione dell’area di servizio

Il personale dell’area di servizio Paganella Est, situata lungo l’Autostrada A22, ha allertato una pattuglia della polizia stradale dopo aver notato la presenza di due piccole sorelle apparentemente sole. Le bambine, di origine non italiana, si trovavano in buone condizioni di salute e hanno dimostrato di essere in grado di comunicare con gli agenti, fornendo il numero di telefono del padre. Questa informazione si è rivelata cruciale per risolvere rapidamente la situazione.

Le piccole, mentre vagavano spaesate, sono state subito avvicinate dagli agenti, i quali hanno cercato di tranquillizzarle e di capire le circostanze che le avevano portate lì. Nonostante le barriere linguistiche, le bambine sono riuscite a dare indicazioni sufficienti per contattare il loro genitore, il che ha permesso di avviare le procedure necessarie per il loro recupero.

Il padre e la situazione familiare

Le prime informazioni raccolte hanno rivelato che le bambine stavano viaggiando con il padre verso il confine di Stato. Una volta contattato, l’uomo ha ammesso di non aver notato l’assenza delle figlie, credendo che stessero semplicemente dormendo sul sedile posteriore dell’auto. Questo episodio ha sollevato interrogativi su come sia potuto accadere un tale fraintendimento, specialmente durante un viaggio lungo, dove la sicurezza dei minori dovrebbe essere una priorità.

Subito dopo essere stato informato, il padre ha fatto inversione per tornare presso l’area di servizio, mentre nel frattempo la madre è stata avvisata della situazione. È fondamentale sottolineare come la tempestività dell’intervento da parte della polizia e del personale dell’area di servizio abbia contribuito a garantire la sicurezza delle bambine. In attesa del ritorno del genitore, le piccole sono state coinvolte in attività ludiche per mantenerle tranquille e rassicurate.

Il coinvolgimento delle autorità competenti

Nel corso dell’intervento, è stata avvisata anche la Procura dei minori di Trento, insieme alla Procura ordinaria, per monitorare la situazione e garantire che venissero rispettate le procedure legali previste in casi simili. Questo protocollo evidenzia l’importanza di una risposta coordinata e professionale in situazioni che coinvolgono minori, per tutelarne il benessere e la sicurezza.

Al termine della vicenda, dopo che il padre è tornato all’area di servizio, le due bambine sono state riaffidate ai genitori. L’episodio, sebbene inizialmente allarmante, si è concluso positivamente grazie all’efficace collaborazione tra le autorità e il personale dell’area di servizio. Questo caso rappresenta un esempio di come, in situazioni di emergenza, la prontezza e la professionalità possano fare la differenza nella vita di una famiglia.