Passa il kebab alla vicina e precipita dal balcone: una comunità intera è sconvolta per la perdita di un ragazzo così giovane e ben voluto da tutti
Si chiamava Mustafa Kaya, il giovane chef turco deceduto in circostanze tragiche a Procida, dove viveva ormai da diversi anni
Una tragedia immane, una fatalità imprevedibile e drammatica, è purtroppo costata la vita ad un giovane chef di soli 23 anni di nome Mustafa Kaya. Il ragazzo di origine turca, che si era trasferito a Procida da qualche anno, è precipitato dal balcone della sua casa al terzo piano ed è morto poco dopo il suo trasporto all’ospedale di Pozzuoli. L’intera comunità, che lo aveva ormai adottato, piange la sua improvvisa scomparsa.
Un drammatico incidente si è verificato nella mattinata di giovedì scorso, il 16 maggio, ed è purtroppo costato la vita ad un giovane di soli 23 anni, Mustafa Kaya. Nato in Turchia, dopo aver vissuto per qualche anno in Germania si era trasferito in Italia, per la precisione sull’isola di Procida, dove si era ormai ambientato e lavorava come chef in un ristorante di Kebab.
Con la sua gentilezza e bontà d’animo aveva conquistato tutti e anche giovedì, quando gli è capitato ciò che nessuno poteva prevedere, stava facendo un gesto gentile per la sua vicina di casa. Le stava passando un kebab dal balcone della sua casa situata al terzo piano di un palazzo e, sporgendosi, è precipitato.
L’arrivo dei soccorsi è stato immediato, così come il suo trasferimento in elisoccorso all’ospedale di Pozzuoli. Lì i medici hanno tentato in ogni modo di salvarlo, ma i traumi troppo gravi non hanno permesso loro di evitare il tragico epilogo.
La comunità di Procida, come si legge sulla pagina Facebook del comune isolano, si è stretta attorno al dolore della sua famiglia. Il primo cittadino Dino Ambrosino ha commentato così la tragedia:
In una piccola comunità ogni lutto è una ferita per tutti. Sta capitando ancora che ci lasciano prematuramente persone a cui vogliamo bene, a causa di una lunga malattia o di tragiche fatalità. Esprimo la nostra vicinanza alle famiglie colpite nel cuore dei loro affetti. Ed in modo particolare rivolgo un pensiero e una preghiera alla famiglia di questo giovane lavoratore di origine turca che da qualche anno era con noi a Procida. Gela il sangue sapere che il confine tra la vita e la morte è così sottile, anche se sei nel pieno della gioventù.