Pensioni, a luglio scatta l’aumento: una buona notizia per gli italiani

Assegno più ricco per tantissimi pensionati italiani. Ecco di quanto.

Buone notizie per i pensionati italiani che a partire da luglio riceveranno l’atteso aumento della pensione. L’Inps ha pubblicato una circolare in cui si comunica l’aumento delle pensioni minime così come deciso nell’ultima Legge di Bilancio.

Agli interessati, saranno corrisposto un incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS , arretrati e decorrenza dei pagamenti compresi.

Pensioni aumento inps
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L’incremento – fa sapere l’Inps – spetta dal primo gennaio 2023 a dicembre 2024 compresa tredicesima e quattordicesima per 3 milioni di pensionati. Le erogazioni partiranno da luglio con tutti gli arretrati dei mesi scorsi compresi. Tre milioni di italiani che si trovano nelle condizioni previste dalla legge tra cui il requisito reddituale percepiranno anche la quattordicesima.

Aumento pensioni
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Ma a quanto ammonta l’aumento? Diciamo per le pensioni al di sotto delle 500 euro che verranno portate a 600 euro ma l’erogazione avverrà in base a determinati parametri, come l’età e il reddito del pensionato.

Aumento pensioni minime
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Nello specifico i pensionati di età superiore ai 75 anni l’aumento sarà di 36,08 euro e l’importo medio quindi arriverà a circa 600 euro, centesimo più centesimo meno. Per quanto riguarda i pensionati con età inferiore i 75 anni, l’ aumento corrisposto sarà di 8,46 euro, ragion per cui il totale ammonterà ai 572,20 euro mensili.

L’aumento sarà nel 2023 dell’1,5% per i soggetti pensionati sotto ai 75 anni e del 6,4% per i soggetti pensionati sopra i 75 anni. Mentre per quanto riguarda il 2024, l’incremento interesserà parimenti tutti i pensionati e arriverà al 2,7%. Tutto questo senza distinzione di età.

Insomma se per quest’anno l’aumento delle pensioni sarà ancora minimo sopratutto per gli under 75, dal prossimo anno l’incremento sarà uguale per tutti e porterà un leggero ritocco alla pensione. Tutto questo anche per equipararla all’aumento del costo della vita e dell’inflazione in crescita ormai da mesi che ha ridotto di molto il potere d’acquisto dei pensionati italiani.