“Per te, con tutte le mie forze”, il gesto di Piera Maggio per la sua piccola Denise Pipitone

Non è stato facile, ma Piera Maggio ha voluto scrivere un libro per raccontare la sua versione, lunga 18 anni, le bugie e i depistaggi

18 anni di bugie, depistaggi, rabbia e sofferenza, ma anche speranza. Tutto contenuto in un libro scritto da Piera Maggio, un gesto per la piccola Denise Pipitone.

Appello Piera Maggio

Come lei stessa ha ammesso, non è stato facile scriverlo, rivivere tutto, ancora e ancora.

Denise. Per te, con tutte le mie forze. Non è stato facile scrivere questo libro, che vi presento con molta attenzione e un po’ di pudore. Ho dovuto vincere le mie resistenze. Ma poi l’ho scritto. Per tenere viva la mia battaglia per Denise, che continuerò a combattere qualunque cosa accada, finché ci sarà una speranza. Ma anche perché in questi 18 anni, oltre all’assenza di mia figlia, ho dovuto subire accuse, dicerie, malelingue. Questa è la mia versione dall’inizio alla fine, la verità. Denise per te, con tutte le mie forze.

Un libro che racconta la versione di una madre a cui hanno strappato via la propria bambina. Una madre che dopo tanto tempo, oggi, deve sentire dettagli sconvolgenti delle indagini. Come le ultime notizie emerse sulla pista della Valtellina.

Appello Piera Maggio

Si tratta di una pista caduta nel vuoto nel 2005, dopo pochi mesi dalla scomparsa di Denise Pipitone. Una donna egiziana aveva segnalato una bambina di nome Danas, che parlava italiano, somigliava alla bimba scomparsa e viveva con una donna kosovara, zia di una ragazza che faceva le pulizie a casa sua. A mostrarle le foto era stata proprio quest’ultima.

L’egiziana si fa invitare ad un pranzo e riesce a vedere quella bambina, somigliava tanto a Denise e non chiamava mamma quella donna. Non solo, parlando con lei, le aveva detto di essere lì senza la sua mamma.

Appello Piera Maggio

Gli inquirenti indagano, intercettano la famiglia, ma non trovano nessun interprete in grado di capire quel dialetto kosovaro. Fanno irruzione durante un matrimonio, ma non trovano né la nonna kosovara, né una bimba chiamata Danas. E così, la pista valtellinese cade nel vuoto.

La domanda oggi è una sola: perché quella ragazza che faceva le pulizie a casa della donna egiziana, chiamata Juliette, non è mai stata cercata o ascoltata? Secondo quella testimonianza, sul cellulare aveva foto di Danas, che potevano essere confrontate con quelle di Denise Pipitone, scomparsa da pochi mesi.