“Perché non le hanno tolto il tappo..” rompe il silenzio la mamma della bimba di 2 anni morta soffocata

La mamma della bimba di un anno e mezzo che ha ingoiato un tappo, perdendo la vita, denuncia i soccorsi, troppo lenti e inefficienti secondo la famiglia della piccola

Poteva salvarsi la piccola? I soccorsi sono stati troppo lenti e non efficaci per aiutarla? Sono tante le domande che la famiglia si sta facendo in queste ore. La mamma ha raccontato cosa è successo: la bimba ingoia un tappo che è riuscita a togliere in bagno, mentre era lì con lei per lavarsi i denti. Subito ha provato con le manovre di disostruzione, ma senza successo. I soccorritori hanno poi fatto tutto quello che è previsto dal protocollo?

Bimba ingoia un tappo
Immagine d’archivio

La piccola aveva solo 18 mesi e ha perso la vita soffocata da un tappo. La mamma racconta che ha lottato fino all’ultimo. Dopo un’ora di massaggio cardiaco il cuore era ripartito, ma poi si è fermato per sempre.

La bimba si trovava nella sua casa di Lido, in provincia di Venezia. Era venerdì mattina ed era con la sua mamma in bagno per lavarsi i denti. Lei ha trovato un prodotto sigillato e lo ha aperto con i dentini. Il tappo è finito nella sua gola.

I genitori hanno eseguito subito le manovre di disostruzione delle vie respiratorie, senza successo. Hanno subito portato la bimba all’ospedale Monoblocco del Lido di Venezia. Un elicottero li ha raggiunti da Treviso, ma non funzionava e hanno dovuto aspettarne un secondo.

A Padova la bimba è arrivata solo a mezzogiorno, dove l’hanno attaccata alla macchina cuore-polmoni. Purtroppo è rimasta troppo tempo senza ossigeno. La mamma si chiede perché non le hanno tolto il tappo quando si trovava ricoverata all’ospedale di Lido. Perché hanno aspettato così tanto?

Mano nella mano
Immagine d’archivio

Bimba ingoia un tappo: purtroppo non ce l’ha fatta

La donna racconta che nel primo ospedale ha chiesto più volte di estrarre il tappo. Ma i medici le hanno risposto che non c’era l’apparecchio per vedere dove si trovava l’ostruzione. La bimba ha lottato come una leonessa, ma sabato mattina i dottori hanno capito che non c’era più niente da fare.

Mano di un bambino
Immagine d’archivio

La donna denuncia la mancanza del macchinario, sottolineando, però, che i paramedici del Lido hanno eseguito le manovre salvavita per un’ora e mezza, senza mai fermarsi.