Pietro Cozzi e Marisa Agliati perdono la vita in un incidente a Varese
Lui era un noto imprenditore locale, lei sua moglie.
Hanno perso la vita insieme Pietro Cozzi e Marisa Agliati, su un’auto lungo l’autostrada dei Laghi, nel tratto che va da Sesto Calende/Vergiate a Besnate, in provincia di Varese. Lui era un noto imprenditore nel settore automobilistico di 88 anni, lei sua moglie, di 84 anni. Erano conosciuti anche per le loro attività di filantropia. Lui aveva anche fondato il Museo Fratelli Cozzi.
La coppia ha perso la vita mentre si trovava in auto lungo l’autostrada dei Laghi, nel tratto tra Sesto Calende/Vergiate e Besnate (Varese), nella diramazione A8-A26 Gallarate-Gattico. Per l’uomo di 88 anni e la donna di 84 anni i soccorritori non hanno potuto fare niente.
Pietro Cozzi era un noto imprenditore del luogo, nel settore automobilistico. Era di Legnano e aveva anche fondato il Museo Fratelli Cozzi. L’auto sulla quale viaggiava insieme alla moglie si è improvvisamente ribaltata in strada, per cause ancora da accertare con chiarezza.
Sul posto sono subito arrivati i soccorritori con tre ambulanze, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei due coniugi. Carabinieri e vigili, invece, hanno fatto i rilievi del caso.
Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, l’auto si sarebbe ribaltata in modo autonomo. Bisogna capire il motivo di questo sinistro: forse chi era alla guida ha avuto un malore improvviso.
Il cordoglio del sindaco di Legnano per ricordare Pietro Cozzi e Marisa Agliati
Pietro Cozzi e Marisa Agliati erano originari di Legnano. Lorenzo Radice, sindaco della città lombarda, li ricorda così:
Il ricordo di Pietro Cozzi è legato al tratto di strada fatto insieme nel mio periodo da sindaco; un periodo in cui ho potuto apprezzare la sua instancabile capacità di proporre iniziative sempre nuove a favore della nostra comunità e con un occhio di riguardo per i nostri giovani. L’ho conosciuto in particolare per le borse di studio e per il “Bosco vivo della fondazione”, due iniziative che dicono molto della sua attenzione e propensione a proiettarsi nel futuro. Ho ammirato il suo ottimismo, la battuta sempre pronta, la capacità di conquistare gli interlocutori con un sorriso, ma anche con la concretezza tipica dell’uomo del fare. Con la sua scomparsa Legnano perde una persona di grande valore che alla comunità locale ha dato tanto come imprenditore, filantropo e benefattore. Ai figli Elisabetta e Roberto va tutta la mia vicinanza.