Più di 100 impegati dell’ospedale rendono onore all’infermiera

L'infermiera che per anni ha lavorato in ospedale è morta, i suoi organi sono stati donati. E gli altri dipendenti decidono di renderle omaggio

Mary Desin è stata infermiera per 30 anni in un ospedale della Pennsylvania. Come molte sue colleghe, il suo lavoro è assolutamente fondamentale per il benessere dei pazienti che vengono affidati alle loro amorevoli cure. Sono dei veri e propri eroi, con una missione quotidiana: salvare e aiutare più persone possibili. Mary Desin purtroppo è morta. E ha deciso di donare i suoi organi. Per questo i suoi colleghi le hanno reso omaggio.

Mary Desin

L’infermiera della Pennsylvania ha dedicato tutta la su vita agli altri. 30 anni trascorsi in ospedale per poter aiutare chi aveva bisogno di lei. A 58 anni, improvvisamente, è venuta a mancare, per un aneurisma cerebrale che non le ha dato scampo.

Dopo la sua tragica morte, ha continuato la sua missione, continuando a salvare vite umane. Non più come infermiera, ma come donatrice di organi.

Per il suo gesto estremo e per tutti gli altri compiuti in vita, i colleghi dell’ospedale dove lavorava le hanno dedicato un vero e proprio picchetto d’onore.

infermiera

Molti dipendenti e colleghi all’Hamot Hospital dell’Università di Pittsburgh Medical Center di Erie erano in lacrime per la sua scomparsa. Per Mary quel luogo era diventato una casa e tutti loro erano la sua famiglia. Tutti erano devastati per la morte prematura della donna.

Mary aveva sempre detto di essere una donatrice di organi. Un gesto d’amore e altruistico estremo, un esempio che tutti dovremmo seguire. Il fegato e i reni hanno aiutato altre persone a continuare a vivere.

Mary-infermiera

Per questo e per molto altro, i colleghi le hanno reso omaggio e il figlio ha raccontato che è stato molto emozionante: “Quasi tutti stavano piangendo.

Persone di cui non sapevo nemmeno l’esistenza mi si sono avvicinate e mi hanno detto quanto la amavano e quanto lei è stata loro d’aiuto nel lavoro”. La famiglia non si aspettava una risposta così intensa dai colleghi di Mary all’ospedale.