Polemiche per una frase detta dal papa Francesco

Papà Francesco ci ha abituati ai colpi di scena. Le sue prese di posizione davanti ai temi più scattanti dei nostri giorni ha sempre fatto discutere, dividendo l’opinione pubblica. Spesso, le sue parole vengono estrapolate dal contesto e questo fa sì che vengano mal interpretate. Ma nel video che vi invitiamo a sentire adesso c’è poco da interpretare. Sentite cosa ha detto il papà quando gli hanno chiesto cosa dovrebbero fare i genitori che scoprono di avere figli g@y.

Il papà si era recato a Dublino per incontrare i suoi fedeli e aveva parlato di un tema molto scottante per la chiesa cattolica: i sacerdoti accusati di pedofili@. Aveva chiesto scusa per i reati di cui questi servitori della chiesa si erano macchiati e ha promesso che avrebbe fatto di tutto per non lasciare impuniti questi sbagli (che facciamo fatica a definire sbagli!). Ma durante la conferenza stampa sul volo che lo riportava dall’Irlanda, il Pontefice ha fatto un’affermazione che ha lasciato tutti senza parole e ha scatenato un’ondata di polemiche. E stavolta, non si tratta di una frase estrapolata dal contesto perché quello che ha detto il papa, nel contesto o fuori dal contesto, ha sempre lo stesso significato. Ma cosa ha detto papà Francesco per scatenare tutte queste polemiche?

Il reporter gli aveva chiesto cosa ne pensavasse delle persone che scoprono di amare il loro stesso se$$o e cosa vorrebbe dire ai genitori che scoprono di avere figli g@y.

Il Pontefice ha detto che dipende molto dall’età in cui “si manifesta questa inquietudine? Se si manifesta da bambini, ci sono tante cosa da fare con la psichiatria. Un’altra è se si manifesta dopo i vent’anni”.

Ovviamente queste sue parole hanno scateno un putiferio facendo insorgere le associazioni per i diritti delle persone LGBT che le hanno giustamente definite affermazioni “gravi e irresponsabili”. Gli stessi hanno voluto ricordare al papa che  l’Organizzazione mondiale della sanità ha cancellato nel 1990 l’omose$$ualità dalla lista delle malattie mentali.

Ma la cosa che più stupisce è che il papà aveva parlato prima di “dialogo ed accoglienza” nei confronti di chi è diverso da noi. Quando il reporter gli ha chiesto “cosa direbbe lui a un genitore che scopre di avere un figlio con quella tendenza” il Pontefice aveva detto di “pregare, non condannare, dialogare, capire, fare spazio perché si esprima”. Ha poi aggiunto: “Mai dirò che il silenzio è un rimedio. Tu sei mio figlio, sei mia figlia, come io sono tuo padre, tua madre. Parliamo. Quel figlio ha diritto ad una famiglia e non a essere cacciato via”.

Una vera contraddizione che non riusciamo a spiegarci. Davvero difficile da capire come abbia fatto il papa Francesco a consigliare ai genitori di figli gòy di rivolgersi a uno psichiatra, come se si trattasse di una grave malattia mentale. Non se se il Pontefice si sia reso conto dello “schiaffo verbale” che ha dato a questi genitori.

I bambini che capiscono di avere un’attrazione verso il loro stesso se$$o non hanno bisogno di essere portati da uno psichiatra ma di amore e di comprensione, di vicinanza e di dialogo. I loro genitori devono accompagnarli nelle loro scelte senza mai forzarli a fare quello che non vogliono e insegnare loro a capire e ad esprimere meglio se stessi.