Prato, 64enne con meningite: è grave

Prato, una donna di 64 anni è stata colpita da meningite ed è stata immediatamente ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Santo Stefano.

Prato, una donna di 64 anni è stata colpita da meningite ed è stata immediatamente ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santo Stefano. La prognosi rimane riservata.

La ASL in un comunicato ha fatto sapere che è stata già avviata la profilassi per le persone che sono state a più stretto contatto con la 64enne.

Questo si tratta di un grave caso di meningite a Prato, la donna risulta non essere vaccinata contro questa malattia.

L’azienda sanitaria ha spiegato:

“L’unità funzionale di igiene e sanità pubblica dell’area pratese ha già attivato le procedure per l’indagine epidemiologica al fine di ricostruire i luoghi frequentati dalla signora ed ha già avviato le procedure di profilassi per i contatti stretti”.

La meningite è un’infiammazione delle membrane che circondano il nostro cervello ed anche il midollo spinale. Questa malattia può essere di tre tipi, ovvero virale, in questo caso si tratta di meningite asettica ed è la forma più comune e si risolve nell’arco di 7-10 giorni, solitamente questo tipo non presenta conseguenze gravi.

Il secondo tipo di meningite è quella batterica ed è una forma più rara e grave che può avere conseguenze anche mortali.

Il terzo tipo di meningite, quella fungina, solitamente si manifesta in persone con deficit della risposta immunitaria ed in alcuni casi può essere letale.

Di solito la meningite si sviluppa in seguito ad un’infezione che si crea in un altro punto del corpo da cui gli agenti riescono a raggiungere, attraverso il sangue, le meningi.

L’infiammazione può anche svilupparsi da otiti o sinusiti così come da un’ infezione a livello cerebrale dopo una frattura del cranio.

Se viene diagnosticata su una persona, la meningite può essere curata attraverso degli antibiotici nel caso fosse batterica, mentre per quella virale purtroppo non c’è ancora una cura poiché i sintomi si sviluppano spontaneamente nel giro di una settimana.