Prato: professoressa indagata per violenza, spuntano nuovi dettagli
A inchiodare la donna il test del DNA, ora a parlare è il marito che non vuole perdere il bambino avuto dalla peccaminosa relazione
Si erano conosciute in palestra, due donne coetanee ed entrambe con dei figli, parlando era venuto fuori che il figlio 14 enne di una delle due aveva difficoltà a scuola e che aveva bisogno di ripetizioni per superare gli esami di terza media. Le due donne sono la professoressa di Prato, accusata di aver abusato di un ragazzo di 15 anni da cui poi è nato un figlio e la mamma dello stesso ragazzo.
Una conoscenza innocua che ha portato a terribili conseguenze, la Professoressa in realtà è un operatrice in ospedale. La donna ora si dichiara una “mamma felicissima dopo aver scelto di tenere il piccolo e di non aver nulla da nascondere”, per il legale della famiglia del 15 enne “la docente era chiaramente innamorata del ragazzino”
Il test del DNA sul neonato ha inchiodato la donna e oggi resta da capire cosa accadrà al piccolo, protagonista di uno dei fatti di cronaca che rimarrà nella storia. Secondo La Stampa, il marito della donna era a conoscenza da tempo che quello non era suo figlio e nonostante questo ha voluto riconoscerlo: “È mio figlio, nonostante quello che ci sta capitando. Non cambierò la nostra vita, voglio che resti con noi e con suo fratello”
L’uomo ha con la donna un altro figlio di 7 anni e per la legge lui è tutti gli effetti il padre del bambino nato 7 mesi fa anche se non dal punto di vista biologico. “Non voglio perderlo, lo sento ancora mio” ripete l’uomo.
L’uomo sapeva tutto e a quanto pare è stata proprio la donna ad avvertire il minore “I miei e mio marito sanno già tutto, tu puoi dire quello che vuoi” sarebbe scritto su un sms inviato poco prima che tutta la vicenda venisse a galla. Altri sms della prof. la farebbero sembrare una donna possessiva e maniacale. “Dove sei? perché non mi rispondi” scriveva al ragazzo.
Ad accorgersi che qualcosa non andava in questi giorni è stata la mamma del 15 enne che lo vedeva sempre silenzioso e pensieroso.La difesa dell’insegnante chiederà alla procura di interrogare in modalità protetta il 15 enne con modalità di incidente probatorio.