Prato: spuntano i messaggi della professoresa che ha avuto un figlio con un suo alunno
È raccapricciante leggere certe cose, l'adolescente era profondamente turbato da giorni e sapeva del bambino
L’operatrice socio sanitaria è agli arresti domiciliari dal 9 marzo, nell’ordinanza del gip spuntano le conversazioni tra il minorenne e la professoressa divenuta madre del ragazzino. È accusata di violenze per induzione. I messaggi tra i due sono raccapriccianti e testimonianze di quanto dolore la donna possa aver provocato al ragazzino.
“Te lo chiedo per l’ultima volta. Non lo devi portare in palestra. Già mi hai rovinato la vita, puoi evitare di portarlo in palestra” è un pezzo di alcuni dei messaggi che il ragazzino minorenne ha mandato alla 35 enne. La donna, da quanto si apprende, portava il bambino nella struttura dove l’adolescente si allenava.
Queste chat sono finite nell’ordinanza con cui il gip del tribunale di Prato ha autorizzato l’arresto della trentacinquenne. Le chat tra i due sono stampate su oltre 170 fogli, infinite. A spiegarlo è stato proprio il procuratore capo di Prato, Giuseppe Nicolosi, colui che ha il compito di coordinare le indagini, affidate alla squadra mobile.
In alcuni messaggi il tredicenne ha un tono disperato “Ti dico che sono in una situazione in cui non riesco a contentarmi a scuola, ti prego davvero”. continua “ti prego, voglio andare bene a scuola e fare felici i miei, te lo scongiuro faccio ciò che vuoi”. A seguito di questi messaggi, si legge nell’ordinanza, “viene prospettato un vero e proprio accordo, in base al quale la donna non avrebbe più portato il bambino in palestra e il ragazzino, in cambio, sarebbe andato a casa sua quando lei lo avrebbe chiamato”. Un vero e proprio ricatto della donna che ha sicuramente provocato un danno psicologico al ragazzo.
La svolta delle indagini si ha su queste parole “Però facendo così in qualche. modo mi obblighi a venire – scrive il ragazzino – io ho voglia di studiare, e anche tanta, ho poco tempo anche per me stesso”.
La professoressa risponde: “Spero che il nostro accordo tu non lo infranga – scrive la donna – che un giorno ce lo prenderemo per parlare, che quando tu potrai verrai da me e io farò in modo di non portare mai il bambino in palestra. Ti prego, non tradirmi, voglio fidarmi di te. ma ho bisogno di trasparenza, capisci?”. La prof ha anche minacciato di togliersi la vita ottenendo così la promessa dal ragazzino che sarebbe continuato ad andare da lei.