Quanto costerà il pane prossimamente? Ecco le stime degli esperti
Dobbiamo prepararci ai rincari che beni di prima necessità avranno?
I prezzi aumentano. Dalla pandemia, prima, e dai problemi innescati a livello internazionale dalla situazione tra Russia e Ucraina, poi, i consumatori hanno assistito a un rincaro delle materie prime e dei prezzi davvero impressionante. Quanto costerà il pane prossimamente? Gli esperti stanno facendo delle stime per preparare gli italiani agli aumenti dei prossimi mesi.
I panificatori italiani sono preoccupati. Chiedono un tetto al prezzo del gas, una dilazione a lungo termine delle bollette e una garanzia della fornitura con un acconto del 20%, oltre a una moratoria su mutui e sui prestiti. Anche perché hanno paura di dover aumentare troppo i prezzi, ai danni dei consumatori.
Il caro bollette e i rincari sulle materie prime hanno provocato danni seri a molti settori, anche a quello della panificazione. Le richieste sono state inoltrate da Antonio Tassone, presidente dell’Associazione italiana panificatori Assipan, che svela quanto potrebbe costare a breve un pezzo di pane.
Antonio Tassone spiega che tra 40 giorni circa 1350 piccole e medie imprese potrebbero chiudere i battenti. 5400 lavoratori potrebbero perdere il posto di lavoro. Sempre più consumatori dovranno ridurre le spese, anche dell’acquisto del pane, il cui prezzo potrebbe lievitare.
Tutta colpa del caro bollette, dell’inflazione, dei prezzi dei beni di prima necessità che subiscono aumenti talvolta ingiustificati. Siamo arrivati a pagare il latte due euro al litro, mentre il pane quanto potrebbe costare a breve?
Quanto costerà il pane prossimamente: supererà i 5 euro al chilo
Pagare 5 euro al chilo per un pezzo di pane è impressionante. Un prezzo non alla portata di tutte le tasche, che potrebbe non solo far rinunciare all’acquisto, ma anche mettere in crisi tutto il settore della panificazione.
Il prezzo delle farine, del resto, è triplicato, quindi per stare dentro ai costi i panettieri devono per forza aumentare i prezzi. Un chilo di grano si paga oggi 35-40 centesimi al chilo: si rischia il default del settore.