“Quella festa in piscina” Delitto di Garlasco, depositati oltre 200 sms delle sorelle Cappa, le scoperte choc degli inquirenti cambiano tutto
Nuovi sviluppi nel caso Garlasco: oltre 200 messaggi tra Paola Cappa e un amico, indagini su una festa in piscina e foto enigmatiche che potrebbero rivelare collegamenti al delitto.
Le indagini sul delitto di Garlasco si arricchiscono di nuovi elementi che potrebbero rivelarsi cruciali per il proseguimento del caso. Oltre duecento messaggi tra Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi, e un amico di Milano, una festa in piscina e intercettazioni rivelatrici sono tra i dettagli che stanno emergendo e che potrebbero fornire risposte a interrogativi rimasti irrisolti. Questi aspetti sono stati anticipati dal settimanale Giallo, in edicola il 15 maggio.

I messaggi di Paola Cappa all’amico
Secondo quanto riportato dal settimanale, gli investigatori hanno raccolto oltre duecento messaggi scambiati tra Paola Cappa e un amico milanese. Questi messaggi sono stati ritenuti di grande rilevanza dagli inquirenti, contenendo riferimenti inquietanti che potrebbero fornire indizi sul delitto. La natura di queste comunicazioni e il loro contenuto preciso rimangono al centro delle indagini, in quanto potrebbero svelare legami più profondi e segreti tra i protagonisti del caso. Gli inquirenti stanno esaminando ogni messaggio per capire se possano condurre a nuove piste investigative o se possano chiarire dinamiche relazionali che sono state trascurate fino ad ora.
La festa in piscina
Un altro elemento che ha catturato l’attenzione degli inquirenti è una presunta festa in piscina svoltasi nel luglio del 2007. Fonti vicine al caso hanno riferito che Chiara Poggi sarebbe stata invitata a partecipare a questo evento, come confermato da Francesca, una collega di Chiara. Francesca ha dichiarato ai carabinieri che Chiara le aveva parlato di questa festa, descrivendola come un incontro in una villa con piscina. L’importanza di questo dettaglio risiede nella possibilità che la festa possa essere stata un momento chiave di interazione tra i partecipanti, potenzialmente legato agli eventi tragici che sarebbero seguiti. Le indagini continueranno a esplorare questo aspetto per scoprire se ci siano collegamenti significativi tra l’evento e il delitto.
L’intercettazione
Le intercettazioni telefoniche hanno rivelato ulteriori dettagli sui pensieri di Paola Cappa subito dopo il delitto. In una conversazione con la nonna, Paola ha mostrato un evidente malcontento nei confronti della sua famiglia, esprimendo sentimenti di frustrazione e disagio. Ha dichiarato: “Odio gli zii, non li sopporto più, mi hanno rotto. Non voglio che vengano qui. Se io e Stefania siamo ridotte così è per questa storia qua.” Queste parole potrebbero suggerire tensioni familiari che potrebbero avere un ruolo nel contesto del delitto, e gli investigatori stanno esaminando come queste dinamiche possano influenzare le relazioni tra i vari soggetti coinvolti.
La foto “Fruttolo”
Un ulteriore elemento di interesse è rappresentato da due fotografie pubblicate in esclusiva dal settimanale, appartenenti alle “gemelle K”. La prima, risalente al 2013, è stata inviata da Paola Cappa a sua sorella Stefania e mostra due piedi con un’impronta a pallini, accompagnata dalla didascalia “Buon compleanno, sorellina”. La seconda foto, più recente, è stata scattata da Stefania e ritrae un bambino circondato da biciclette, con la scritta “Fruttolo”. Un vasetto di yogurt dello stesso marchio è stato trovato tra i reperti e dovrà essere analizzato dagli investigatori. La presenza di questo oggetto solleva interrogativi sulla sua eventuale rilevanza nel contesto del delitto, e gli inquirenti stanno valutando se si tratti di una semplice coincidenza o se possa avere un significato più profondo legato al caso.